Voci da Gaza – 27 ottobre 2023

Da Gaza – il racconto di Z., sotto bombardamento

Il mio messaggio mattutino: raggiungerai comunque tutti?

Sono stata molto felice che il mio messaggio mattutino quotidiano a tutte le mie amiche, amici, familiari, colleghe e colleghi abbia avuto un effetto positivo, soprattutto per coloro che sono vulnerabili al di fuori della grande prigione e dell’immensa tomba chiamata Striscia di Gaza.

Il mio messaggio oggi è stato: “Buongiorno. Speriamo in sicurezza e protezione per la nostra gente. Speriamo che ci incontreremo stando tutti bene. “Tutti hanno ricevuto il messaggio e sperano davvero di incontrarsi stando tutti bene.

La scorsa notte alcune zone hanno goduto di una relativa calma, mentre altre hanno vissuto una notte sanguinosa. Siamo in una via
di mezzo, cioè ogni volta che c’è calma e gli occhi sono un po’ distolti, saltiamo dai nostri posti al suono di un missile molto vicino o relativamente vicino, e come al solito tutti attendono l’alba.

La mia amica sa che il mio consumo di cibo, detersivi, carta igienica e acqua è limitato e che il mio consumo della bombola di gas entrerà nel Guinness dei primati, perché sto utilizzando la stessa da gennaio di inizio anno, avrebbe continuato il suo servizio forse fino alla fine dell’anno, ma oggi è finita.

La mia amica ha detto non importa, ne compreremo una sostitutiva quando la guerra sarà finita. Ho riso e le ho detto che se fossimo sopravvissuti, avremmo dimenticato tutta questa amara situazione e non avremmo voluto ricordarla.

Alcuni di noi sono diventati invidiosi di noi stessi per avere l’acqua potabile e per un po’ di elettricità dal generatore per caricare il cellulare, il computer e la torcia elettrica, e ci auguriamo che non venga interrotta, in modo che la nostra comunicazione con gli altri e con i nostri cari non venga interrotta.

Più di una collega e amica mi ha inviato un messaggio per dirmi: “Non vedevo l’ora di caricare il mio telefono per mandarti un messaggio. Rassicurami su di te”. Invidiamo noi stessi perché abbiamo accesso all’acqua del pozzo, nonostante la sua salinità, l’importante è che possiamo lavare e pulire ciò che ci circonda per non contrarre malattie, perché ci basta quello che stiamo vivendo e aspettiamo aspettiamo e aspettiamo senza conoscere il nostro destino.

Le notizie non indicano siano in corso soluzioni o mediazioni serie. I regimi del mondo sono spettatori, non fanno nulla per liberare il nostro popolo sofferente da questa ingiustizia, e il timore è che la minaccia abbia ora raggiunto il nostro popolo in Cisgiordania. Questi regimi coloniali ci hanno oppresso e non abbiamo il loro potere, denaro, influenza o armi, forse perché siamo solo una spina nella loro gola che non riescono a rimuovere.

Speriamo che non riescano a spezzare la nostra resilienza, speriamo che questa aggressione finisca, speriamo che cessi lo spargimento di sangue.

Spero di continuare a scrivere il mio messaggio mattutino in modo che tutti i miei cari, ovunque si trovino, siano rassicurati.

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