55 rifugiati palestinesi uccisi dal terremoto in Turchia e Siria

Articolo pubblicato originariamente su The Palestine Chronicle e tradotto dall’inglese dalla redazione di Bocche Scucite

Migliaia di persone sono state uccise e altre migliaia ferite dopo che un potente terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito la Turchia e la Siria. (Foto: VOA, via Wikimedia Commons)

Almeno 55 palestinesi sono stati uccisi dopo che lunedì un terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito la Turchia meridionale e la vicina Siria.

Faed Mustafa, ambasciatore della Palestina in Turchia, ha confermato martedì che altri 23 rifugiati palestinesi sono stati uccisi, facendo salire il bilancio a 55 vittime.

Mustafa ha confermato la devastante notizia a WAFA attraverso una conversazione telefonica.

13 corpi sono stati estratti da sotto le macerie nel campo profughi di Raml a Latakia, cinque a Jableh, tre ad Aleppo e uno nella città siriana di Jindires.

Tre campi profughi palestinesi sono stati colpiti dalle forti scosse di terremoto. Si tratta del campo profughi di Raml a Latakia, del campo di Neirab e di Handrat ad Aleppo, oltre a diverse altre comunità palestinesi nei governatorati settentrionali della Siria.

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