tratto da: Beniamino Benjio Rocchetto
lunedì 18 gennaio 2021 14:12
L’organizzazione sionista Im Tirtzu rivendica il diritto israeliano sulle terre arabe palestinesi rubate a seguito della guerra dei sei giorni nel 1967 in Giudea e Samaria.
Israele intensifica gli sforzi per combattere l’occupazione illegale di terre arabe nell’Area C, assegnando 20 Milioni di shekel a una nuova iniziativa contro il furto di terre.
Di Arutz Sheva, 17 gennaio 2021
All’inizio di questo mese i soldati dell’IDF hanno confiscato dozzine di alberi piantati illegalmente nell’Area C in Giudea e Samaria, nell’ambito di un aumento degli sforzi per combattere i sequestri illegali di terre.
Secondo i media arabi, l’IDF ha confiscato alberi piantati dall’ONG giordana Gruppo Arabo per la Protezione Della Natura (The Arab Group for the Protection of Nature – APN), che ha piantato alberi fuori Hebron come parte di un’iniziativa sostenuta da Fatah.
La mossa dell’IDF è stata elogiata dal ministro degli Affari comunitari Tzachi Hanegbi, che all’inizio di questo mese ha annunciato che il governo stanzierà 20 Milioni di shekel (€10 Milioni)nel 2021 per stabilire una nuova iniziativa volta a prevenire l’acquisizione illegale di terreni statali in Giudea e Samaria (territori considerati sotto l’occupazione illegale di Israele dall’ONU).
“Non possiamo semplicemente chiudere gli occhi e venire a patti con la realtà attuale perché siamo stanchi”, ha detto Hanegbi. “L’unico modo per vincere questa battaglia è attenersi alla nostra missione e non arrendersi”.
Il mese scorso, il gruppo di monitoraggio dell’Associazione sionista #ImTirtzu ha rivelato che l’APN ha piantato quasi 2,5 milioni di alberi in Israele come mezzo di “resistenza verde” per “liberare la Palestina dal fiume al mare”.
Il rapporto ha rivelato che l’ONG con sede ad Amman sta conducendo una “Million Tree Campaign” (Iniziativa Alberi a Milioni) affermando di aver piantato 2.434.452 alberi e coltivato 126.307 dunam/km (31.211 acri) di terra israeliana dal 2001 al 2019, in gran parte in Giudea e Samaria.
Secondo la legge sulla terra dell’era ottomana che è ancora utilizzata per governare la Giudea e la Samaria, si può rivendicare la proprietà sulla terra dello Stato se ha coltivato la terra in questione per diversi anni consecutivi.
Questo è il motivo per cui negli ultimi anni i gruppi arabi si sono rivolti sempre più alla costruzione illegale e alla piantumazione di alberi nell’Area C.
Il coordinatore di Im Tirtzu Matan Peleg ha dichiarato: “I nemici di Israele hanno imparato che non hanno bisogno di armi per conquistare la terra israeliana; tutto ciò di cui hanno bisogno è un albero e una telecamera. Mentre i soldati dell’IDF sanno come affrontare il terrorismo, è molto più difficile combattere contro questo tipo di guerra”.
Peleg ha continuato: “Ci congratuliamo con le forze di sicurezza che hanno ascoltato l’appello del Ministro degli Affari comunitari per combattere questa acquisizione illegale. Israele deve fermare questi accaparramenti illegali di terra prima che sia troppo tardi”.
Anche il Ministro per gli Affari Comunitari Tzachi Hanegbi ha elogiato il lavoro di Im Tirtzu, aggiungendo: “Plaudo alla determinazione di Im Tirtzu nella lotta contro il tentativo palestinese di impossessarsi di terre in Giudea e Samaria”.
Traduzione: Beniamino Rocchetto
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Faccio mia la Preghiera del patriarca di Gerusalemme, sperando che le sue parole vengano ascoltate e accolte.
Senza parole. Siamo tutti responsabili....se c'è ne laviamo le mani....complici!
Signore Padre d'amore, ti prego ascolta il grido di dolore di tutte queste anime innocenti che stamno pagando con la…
Una preghiera
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