Le richieste di Ben Gvir a Netanyahu: la soppressione dei prigionieri e l’assalto ad Al-Aqsa

Articolo pubblicato originariamente su Arab48 e tradotto dall’arabo dalla redazione di Bocche Scucite

Il membro estremista della Knesset e capo del partito Otzma Yehudit, Itamar Ben Gvir, incontrerà oggi, lunedì, il capo del partito Likud, Benjamin Netanyahu, nel contesto delle consultazioni per formare il prossimo governo israeliano.

L’emittente israeliana Channel 13 ha riferito che Ben Gvir presenterà a Netanyahu un piano completo che ruota attorno al modo in cui l’Autorità penitenziaria israeliana tratta i prigionieri palestinesi e alla richiesta di Netanyahu di inasprire le condizioni delle famiglie nelle carceri dell’occupazione, oltre a consentire al prossimo governo di organizzare incursioni di massa di coloni nella moschea di Al-Aqsa 24 ore su 24 e senza alcuna restrizione.

Il canale israeliano ha indicato che Ben Gvir cerca di inasprire le condizioni dei prigionieri nelle carceri di occupazione, anche limitando l'”indipendenza” dei prigionieri all’interno delle sezioni e impedendo l'”organizzazione” dei prigionieri in fazioni che rappresentano le fazioni palestinesi.

Inoltre, Ben Gvir intende impedire la distribuzione dei prigionieri delle fazioni a sezioni indipendenti che includono prigionieri di una particolare fazione, nonché astenersi dal trattare con i prigionieri tramite un portavoce o rappresentante a loro nome, ma piuttosto “ individuare un rappresentante” che sia in contatto con le autorità carcerarie di occupazione su questioni pubbliche, sul non avere nulla a che fare con le questioni personali dei detenuti.

Il piano di Ben Gvir, presentato a Netanyahu nel contesto dei negoziati per formare il prossimo governo, prevede di impedire ai detenuti di preparare il cibo nei dipartimenti carcerari, fornendo loro cibo solo attraverso l’autorità delle carceri di occupazione, oltre a ridurre il consumo di acqua dei prigionieri.
E i servizi di sicurezza israeliani hanno messo in guardia contro queste misure, che avrebbero “accentuato la situazione sul campo”, secondo quanto affermato da Channel 13, citato da funzionari dei servizi di sicurezza.

Secondo il canale, i servizi di sicurezza hanno espresso i loro timori sul piano di Ben Gvir riguardo ai prigionieri, sapendo che la questione dei prigionieri è oggetto di consenso nazionale palestinese, che potrebbe portare a un’escalation in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, e che qualsiasi tentativo di Ben Gvir di cambiare lo status quo nella Gerusalemme occupata e della moschea di Al-Aqsa potrebbe accelerare una possibile escalation sul campo, secondo le stime dei servizi di sicurezza.

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