Amnesty International: la deportazione di Salah Hamouri è un crimine di guerra

Articolo pubblicato originariamente su The Palestine Chronicle e tradotto dall’inglese dalla redazione di Bocche Scucite

L’espulsione illegale da parte di Israele, all’inizio di questa settimana, del difensore dei diritti umani franco-palestinese Salah Hamouri è un crimine di guerra, reso possibile da una rete di leggi e politiche progettate per mantenere l’apartheid sui palestinesi, ha dichiarato giovedì Amnesty International.

Salah Hamouri, avvocato e ricercatore sul campo che lavora per Addameer, una Ong per l’assistenza legale e i diritti dei prigionieri, è stato deportato dalle autorità di occupazione israeliane in Francia il 18 dicembre dopo nove mesi di detenzione amministrativa senza accuse né processo.

La sua deportazione e la revoca del suo status di residente a Gerusalemme Est si basano su un emendamento del 2018 alla “Legge sull’ingresso in Israele”, che conferisce al Ministro degli Interni ampi poteri discrezionali per revocare lo status di residente permanente a Gerusalemme (lo status legale detenuto solo dai palestinesi di Gerusalemme) considerato che ha “violato la fedeltà” allo Stato di Israele.

“La deportazione di Salah Hammouri dimostra l’assoluto disprezzo delle autorità israeliane per il diritto internazionale e illustra le leggi e le politiche discriminatorie che costituiscono il cuore del sistema di apartheid”, ha dichiarato Diana Eltahawy, vicedirettrice di Amnesty International per il Medio Oriente e l’Africa del Nord.

“La situazione di Salah Hammouri nell’ultimo anno è una di quelle che nessun ebreo israeliano potrà mai subire: è stato deportato e privato del suo status di residente in base a una legge fatta su misura per consentire l’espulsione dei palestinesi”, ha aggiunto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *