Dopo cinque mesi di operazioni militari, Israele ha distrutto Gaza. Oltre 30.000 palestinesi sono stati uccisi, tra cui più di 13.000 bambini. Oltre 12.000 sono i morti presunti e 71.000 i feriti, molti dei quali con mutilazioni che cambiano la vita. Il 70% delle aree residenziali è stato distrutto. L’80% dell’intera popolazione è stata sfollata con la forza. Migliaia di famiglie hanno perso i propri cari o sono state spazzate via. Molti non hanno potuto seppellire e piangere i loro parenti, costretti invece a lasciare i loro corpi in decomposizione nelle case, per strada o sotto le macerie. Migliaia di persone sono state detenute e sistematicamente sottoposte a trattamenti inumani e degradanti. L’incalcolabile trauma collettivo sarà vissuto per le generazioni a venire.

Analizzando i modelli di violenza e le politiche di Israele nell’attacco a Gaza, questo rapporto conclude che ci sono ragionevoli motivi per ritenere che la soglia che indica l’attuazione di un genocidio da parte di Israele sia soddisfatta. Uno dei risultati principali è che la leadership esecutiva e militare di Israele e i soldati hanno intenzionalmente distorto i principi dello jus in bello, sovvertendo le loro funzioni protettive, nel tentativo di legittimare la violenza genocida contro il popolo palestinese.
[…] dalla “devastazione che si è dispiegata davanti agli occhi del mondo”. ( https://bocchescucite.org/difendere-la-dignita-e-la-presenza-del-popolo-di-gaza/ ) Mai così espliciti e rinunciando…
Grazie per il vostro coraggio Perché ci aiutate a capire. Fate sentire la voce di chi non ha voce e…
Vorrei sapere dove sarà l'incontro a Bologna ore 17, grazie
Parteciperò alla conferenza stampa presso la Fondazione Basso il 19 Mercoledì 19 febbraio. G. Grenga
Riprendo la preghiera di Michel Sabbah: "Signore...riconduci tutti all'umanità, alla giustizia e all'amore."