Centinaia di persone bloccate sul fiume Giordano a causa delle limitazioni israeliane all’orario di passaggio

Articolo pubblicato originariamente su Middle East Eye e tradotto dall’inglese dalla redazione di Bocche Scucite

Il valico è aperto 24 ore sul lato giordano, ma gli orari di accesso limitati da Israele hanno visto i palestinesi bloccati sul ponte fino a tre giorni sotto il caldo torrido.

Centinaia di persone bloccate sul fiume Giordano a causa delle limitazioni israeliane all’orario di passaggio (AFP)

Centinaia di palestinesi della Cisgiordania occupata e di Gerusalemme Est sono rimasti bloccati per giorni al valico con la Giordania a causa dei limitati orari di apertura israeliani.

Il ponte che attraversa il fiume Giordano è l’unico percorso disponibile per i palestinesi della Cisgiordania e per alcuni della Striscia di Gaza assediata, che ottengono il permesso di utilizzarlo per viaggiare verso il mondo esterno.

Il ponte è controllato principalmente da Giordania e Israele, che coordinano anche gli spostamenti dei palestinesi con l’Autorità Palestinese (AP).

Il valico porta tre nomi ufficiali: il Ponte di Allenby (dal nome del governatore britannico Edmund Allenby) sul lato israeliano; al-Karameh (la Dignità) sul lato palestinese; il Re Hussein in Giordania.

Mentre il valico è aperto 24 ore sul lato giordano, il personale israeliano lo gestisce dalle 8 del mattino e chiude i cancelli alle 23 durante la settimana e a mezzogiorno il venerdì e il sabato.

Questo ha trasformato il valico in un collo di bottiglia, con quasi 5.000 palestinesi che viaggiano quotidianamente attraverso il King Hussein durante le vacanze scolastiche estive e la stagione del pellegrinaggio alla Mecca.

Secondo i media locali, alcuni palestinesi sono rimasti bloccati fino a tre giorni nel caldo torrido della Valle del Giordano – che può raggiungere i 40°C – prima di poter passare dalla parte israeliana.

La Giordania ha dichiarato di aver inviato 80-85 autobus al giorno pieni di palestinesi ai valichi israeliani e dell’Autorità palestinese, solo che molti di loro sono stati riportati a Re Hussein una volta che il ponte di Allenby è stato chiuso alle 23.00.

Condizioni catastrofiche

Hussein al-Sheikh, capo dell’Autorità Generale degli Affari Civili dell’AP, che coordina la sicurezza e le questioni civili con Israele, ha twittato lunedì che il governo israeliano è “responsabile delle condizioni catastrofiche” al valico.

“Stiamo conducendo intensi contatti con i nostri fratelli in Giordania per trovare soluzioni a questa tragica situazione vissuta dai palestinesi nel loro movimento”, ha twittato.

Sheikh ha affermato che 700 palestinesi avrebbero aspettato alle 7:30 sul lato giordano l’apertura del valico di Allenby.

Mazen al-Farayeh, ministro degli Interni giordano, ha dichiarato martedì alla Radio al-Balad del Paese che la parte israeliana non è in grado di gestire il numero di palestinesi in viaggio, il che ha portato molti di loro a rimanere bloccati.

Farayeh ha detto che in alcuni giorni fino a 7.000 palestinesi hanno tentato di attraversare. In media, la parte israeliana ha permesso a un autobus di 60 passeggeri di attraversare ogni mezz’ora durante le 15 ore di apertura del valico di Allenby, il che significa che solo 1.800 persone sono state autorizzate a passare.

I palestinesi si sono battuti per estendere l’orario di apertura del valico di Allenby e per eliminare la tassa di partenza di 158 shekel (46 dollari), pagata al Ministero degli Interni israeliano quando si parte per la Giordania.

Preoccupante e senza precedenti

Lunedì scorso, la Giordania aveva chiesto ai palestinesi in viaggio verso la Cisgiordania di prenotare online una fascia oraria prima di recarsi al ponte Re Hussein, nel tentativo di alleggerire la congestione del passaggio. I viaggiatori che non avessero prenotato una fascia oraria non sarebbero stati ammessi in Giordania, hanno dichiarato le autorità.

Firas Abu Qaoud, governatore del governatorato giordano di Balqa, dove si trova il valico King Hussein, ha dichiarato che la situazione è “preoccupante” e “senza precedenti”.

Abu Qaoud ha detto che il nuovo sistema di prenotazione permetterà a 2.000 palestinesi di attraversare ogni giorno per i prossimi 10 giorni.

Secondo i dati ufficiali giordani, dall’inizio di luglio almeno 155.000 palestinesi hanno attraversato il ponte verso la Cisgiordania e Gerusalemme Est. Questo dato corrisponde quasi alla cifra pre-pandemia del luglio 2019, quando 156.000 persone hanno attraversato il ponte Sheikh Hussein.

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