GAZA. Massacro a Rafah. Decine di morti e feriti in raid aerei israeliani

Articolo pubblicato originariamente su Pagine Esteri

35 palestinesi sono stati uccisi e altre decine feriti in attacchi aerei israeliani che hanno colpito ieri sera un campo di tende per sfollati a Tel El Sultan, allestito dall’Onu nella città di Rafah, sul confine tra la Striscia di Gaza e l’Egitto. Lo riferisce il ministero della sanità a Gaza.

Le esplosioni hanno causato un vasto incendio e, secondo testimoni, molte delle vittime sono morte avvolte nelle fiamme sprigionate da tende e baracche andate a fuoco.

L’attacco è avvenuto tre giorni dopo che la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia ha ordinato a Israele di porre fine alla sua offensiva militare a Rafah, dove più della metà della popolazione di Gaza aveva trovato rifugio prima della recente incursione israeliana. Decine di migliaia di persone rimangono nella zona mentre  900mila sono fuggite dalla città.

Nelle ore precedenti all’attacco, altri raid israeliani avevano ucciso almeno altri cinque palestinesi a sempre Rafah. I carri armati sono avanzati lungo il Corridoio Filadeflia, vicino al punto di passaggio da Gaza all’Egitto, e sono penetrati in alcuni distretti orientali, dicono i residenti, ma non sono ancora entrati nel centro della città.

Il portavoce militare israeliano ha detto le forze aeree hanno preso di mira una importante postazione di Hamas ed ucciso due alti dirigenti del movimento islamico responsabili per le operazioni in Cisgiordania, Yassin Rabia e Khaled Najar.

Gli Stati Uniti si sono limitati a comunicare che stanno studiando le informazioni che arrivano da Rafah.

Hamas, che ha chiamato alla sollevazione contro l’occupazione israeliana.

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