GERUSALEMME EST. IN ARRIVO 500 NUOVE CASE PER COLONI

tratto da: http://nena-news.it/gerusalemme-est-in-arrivo-500-nuove-case-per-coloni/

14 gen 2021

L’area è quella del “quartiere” Gilo e di Ramat Shlomo dove 10 anni fa l’annuncio di nuove costruzioni dato durante una visita dell’allora vice presidente Biden creò per mesi qualche tensione tra Tel Aviv e Washington

Colonie

della redazione

Roma, 14 gennaio 2021, Nena News – Nuova colata di cemento per i coloni nei Territori Occupati palestinesi: ieri sono state infatti approvate più di 500 unità coloniali a Gerusalemme est. Questo numero fa il paio con le 800 nuove case per settler annunciate tre giorni fa in Cisgiordania. A dare la notizia è stata la rete israeliana Kan secondo cui 400 unità saranno costruite nel “quartiere” di Gilo e 130 a Ramat Shlomo. Proprio a Ramat Shlomo, 10 anni fa, fu annunciata la costruzione di 1.600 case mentre era in visita il vice presidente Usa Biden, la prossima settimana ufficialmente nuovo inquilino della Casa Bianca. La notizia destò allora molta rabbia a Washington al punto che le relazioni tra gli Stati Uniti e Israele furono (relativamente) tese.

Biden si è sempre detto contrario agli insediamenti israeliani (illegali per il diritto internazionale) e ha detto di voler ripristinare gli aiuti ai palestinesi che sono stati tagliati da Trump. Tuttavia, Biden non è molto lontano da Trump nella sostanza dei fatti per quanto riguarda la causa palestinese: basti pensare che in campagna elettorale ha detto che manterrà l’ambasciata Usa a Gerusalemme, nonostante avesse criticato inizialmente la decisione di Trump di spostarla da Tel Aviv (“mossa frivola e miope”).

L’annuncio fatto ieri è pura propaganda elettorale per il premier israeliano Netanyahu che punta a conquistare il sostegno dell’estrema destra e dei coloni in vista delle elezioni di marzo. Ma è anche un avvertimento che Israele manda alla nuova amministrazione americana: nei Territori Occupati palestinesi, Tel Aviv continuerà a costruireA denunciare le nuove costruzioni è Ir Amin, l’organizzazione israeliana che chiede un giusto trattamento dei palestinesi a Gerusalemme. “Il 2021 – ha detto l’ong – continua con il trend dello scorso anno: grossi volumi di costruzione per soli ebrei a Gerusalemme. Lo stato israeliano rifiuta di approvare piani nei quartieri palestinesi e così crea una grave crisi abitativa a Gerusalemme est [la parte della città che dovrebbe essere la capitale del futuro stato di Palestina, ndr].

 

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