Articolo pubblicato originariamente sul sito di Tikun Olam. Traduzione a cura dell’Associazione di Amicizia Italo-Palestinese Onlus, Firenze
L’accordo con l’esercito offre a Smotrich il pieno controllo di fatto della Cisgiordania
di Richard Silverstein

Bibi Netanyahu ha mediato un accordo tra il ministro delle finanze (e vice ministro della difesa), Bezalel Smotrich, e il ministro della difesa, Yoav Galant. Tradizionalmente l’IDF controllava le questioni della Cisgiordania tramite COGAT, un’entità amministrativa quasi militare-civile che gestiva anche gli insediamenti e gli affari palestinesi.Aveva il potere di approvare nuovi insediamenti e facilitare la costruzione di nuovi alloggi per i coloni ebrei. Poteva anche decidere l’evacuazione di avamposti illegali e, con alcune limitazioni, imporre la volontà dello Stato ai coloni.
L’estrema destra israeliana è sempre irritata da questa organizzazione, ritenendo che l’esercito si pponesse ai propri piani espansionistici, finalizzati a popolare la Cisgiordania con ebrei e spopolare (cioè strangolare) i villaggi palestinesi esistenti. Si è dunque data l’obiettivo di liberare gli insediamenti da questo controllo e nominare all’interno dei propri circoli figure che in pratica avrebbero governato la Cisgiordania. Galant e Smotrich si sono presi di mira per mesi dalla formazione del governo. Galant, in qualità di ministro della Difesa, detestava rinunciare alle prerogative militari. Così come lo erano i comandanti dell’IDF, abituati a dare ordini e non a prenderli. Si sono opposti con veemenza a essere relegati a semplici esecutori incaricati di attuare l’agenda ideologico-teologica dei coloni.
Smotrich esce vincitore
Nel nuovo accordo, Smotrich ha vinto su quasi tutti i punti. Diventa essenzialmente il nuovo “comandante” della Cisgiordania. È il governatore del suo regno. Lo paragono al governatore militare romano dell’antica Giudea. Smotrich governerà con un potere quasi assoluto. Sebbene ci siano diverse disposizioni che gli richiedono di consultarsi con Galant prima di agire, e quest’ultimo conserva un certo potere di opporsi a Smotrich, quest’ultimo essenzialmente amministrerà la Cisgiordania e l’IDF di stanza lì. Il comandante militare, che in precedenza aveva un potere significativo sul suo territorio, sarà più simile a un impiegato. Riceverà ordini e li eseguirà. Troverà difficile concepire piani o strategie senza la previa approvazione di Smotrich.
Ma come funzionerà tutto questo in pratica è estremamente oscuro. Ecco un tentativo del Times of Israel di descrivere una parte dell’accordo:
“Se, dopo aver agito come detto, il ministro della Difesa riterrà opportuno modificare la decisione del ministro aggiunto [Smotrich], lo farà attraverso il ministro aggiunto e non direttamente attraverso il COGAT o l’Amministrazione civile”, e l’altro ministro lo farà quindi “di conseguenza e immediatamente”.
In altre parole Galant potrebbe non essere d’accordo con Smotrich, ma non può comandare a nessuno che riferisca a Smotrich di fare qualcosa. Invece solo Smotrich può farlo. Possiamo immaginargi Smotrich che dice a un subalterno che non può fare qualcosa perché Galant gli ha detto che non poteva? Non è possibile.
Come ministro delle finanze, Smotrich controllerà anche i cordoni della borsa del governo. Israele, che finanzia insediamenti con molti miliardi di dollari, distribuirà altri miliardi sotto Smotrich. Gli shekels scorreranno verso gli insediamenti come l’acqua del Giordano.
Sia Galant che Smotrich hanno tentato di sostenere che non si tratta di un’annessione de facto, che è esattamente come il mondo lo vedrà:
In risposta alla preoccupazione della comunità internazionale, che rimescolare l’autorità sulla Cisgiordania sarebbe di fatto un’annessione, sia Smotrich che Gallant hanno convenuto che “nulla in questo documento cambia lo status legale della Cisgiordania, le leggi in vigore nel territorio o l’autorità governativa su di esso”.
È come togliere tutti i semi di un melograno e dire che è ancora un melograno. In primo luogo, avete diminuito il controllo militare sulla Cisgiordania e l’avete messa nelle mani del governo sovrano israeliano. Con questo singolo atto, avete trasformato il territorio in territorio sovrano dello Stato di Israele. Se ha l’aspetto di un’anatra e starnazza come un’anatra, non puoi chiamarla puzzola. È sempre un’anatra.
Annessione di fatto: la Cisgiordania è ora Israele
Oggi il governo di Israele ha intrapreso un’azione che comporta l’annessione de jure della Cisgiordania.
Michael Sfard מיכאל ספרד (@sfardm) 23 febbraio 2023
Come ha scritto il preminente avvocato israeliano per i diritti umani Michael Sfrad in questo thread su Twitter, Israele ha ora de jure (cioè per legge) annesso la Cisgiordania. Sotto il precedente sistema di controllo militare, Israele poteva ancora dire che il territorio era stato “conquistato” e “occupato”. Sebbene questo sistema violasse comunque il diritto internazionale, non assorbiva formalmente il territorio in Israele. Il nuovo accordo fa invece esattamente questo.
Sfard scrive:
Le leggi internazionali sull’occupazione stabiliscono che un territorio occupato sarà temporaneamente gestito dalla potenza occupante (cioè l’esercito) che, insieme a considerazioni di sicurezza, sarà obbligata a promuovere gli interessi degli occupati. Il trasferimento dei poteri governativi a un ministro del governo israeliano e al servizio civile israeliano è una violazione di questo obbligo, perché i dipendenti pubblici sono unicamente obbligati a promuovere gli interessi di Israele. Il trasferimento di questi poteri nelle mani dei civili è un atto de jure di annessione…
Un ulteriore supporto a questa affermazione riguarda il portafoglio ministeriale di Itamar Ben Gvir. Il suo lavoro è quello che un tempo si chiamava ministro della sicurezza interna. Quell’individuo era responsabile della polizia nazionale (cioè interna). Tuttavia, Ben Gvir è ora ministro della sicurezza nazionale. Non controllerà solo la polizia. Controllerà anche la polizia di frontiera, che opera sia all’interno di Israele che in Cisgiordania. In altre parole le forze dell’ordine statali saranno responsabili della polizia in Cisgiordania. Questo è un altro esempio di annessione de facto.
Qualche anno fa, Netanyahu ha ventilato l’idea di annettere formalmente la Cisgiordania. La risposta globale, soprattutto nel mondo arabo, fu feroce e l’idea fu abbandonata. Questa volta, il premier non può ritirare il piano. È prigioniero dei suoi alleati fascisti nel nuovo governo. Deve tranquillizzarli, anche a costo di suscitare le ire degli Stati Uniti o degli alleati arabi come l’Arabia Saudita. Ha attraversato il Rubicone e si è bruciato i ponti alle spalle. Se tenterà di tornare indietro, lo abbandoneranno. Poiché per loro l’agenda messianica è fondamentale e supera qualsiasi interesse al compromesso. Preferirebbero piuttosto far cadere il governo.
Non sono politici tradizionali. Non si impegnano nel dare e avere. Sono alla Knesset per trasformare Israele in una giudeo-teocrazia. Dio li ha mandati a fare questo lavoro. Non il popolo di Israele.
Cosa farà il mondo? Come reagirà? In particolare, come reagirà il mondo arabo e musulmano? Negli ultimi anni, Netanyahu ha svolto un lavoro magistrale nel recidere decenni di fedeltà del mondo arabo alla Palestina. Gli Accordi di Abramo hanno piantato chiodi nella bara delle speranze nazionali palestinesi. I voltagabbana arabi ora alzeranno la voce? O decidere che Israele offre loro più armi, tecnologia, accordi commerciali, ecc. di quanto potrebbero mai fare i palestinesi?
Anche l’amministrazione Biden ha messo in guardia Netanyahu dall’annessione. L’argomentazione israeliana secondo cui non si tratta di annessione, ma solo di un leggero riassetto delle sedie a sdraio sulla spiaggia, potrebbe essere sufficiente a confondere gli americani. Se così fosse, sarebbe un colpo magistrale. Poco prima che la volpe mangi la gallina, le accarezza la schiena e le dice che non è come le altre volpi. Lui è la volpe buona. La volpe carina. Questo confonde la gallina quanto basta perché la volpe la afferri e la divori. Questo è il piano di Netanyahu. E la Cisgiordania è il suo pasto.
[…] dalla “devastazione che si è dispiegata davanti agli occhi del mondo”. ( https://bocchescucite.org/difendere-la-dignita-e-la-presenza-del-popolo-di-gaza/ ) Mai così espliciti e rinunciando…
Grazie per il vostro coraggio Perché ci aiutate a capire. Fate sentire la voce di chi non ha voce e…
Vorrei sapere dove sarà l'incontro a Bologna ore 17, grazie
Parteciperò alla conferenza stampa presso la Fondazione Basso il 19 Mercoledì 19 febbraio. G. Grenga
Riprendo la preghiera di Michel Sabbah: "Signore...riconduci tutti all'umanità, alla giustizia e all'amore."