Israele smentisce la notizia della CNN sulla morte del giornalista di al-Jazeera

Articolo pubblicato da Ansamed e tradotto dall’inglese dalla redazione di Bocche Scucite

Palestinesi davanti a un murale dedicato alla giornalista di Al Jazeera Shireen Abu Akleh nella città cisgiordana di Betlemme, 16 maggio 2022. La giornalista di Al Jazeera Shireen Abu Akleh è stata uccisa l’11 maggio 2022 durante un raid delle forze israeliane nella città cisgiordana di Jenin. EPA/ABED AL HASHLAMOUN

Israele ha dichiarato infondata una notizia della CNN secondo cui la giornalista palestinese Shireen Abu Akleh di al-Jazeera, morta a Jenin l’11 maggio, sarebbe stata colpita da un “attacco mirato” dei soldati israeliani. La dichiarazione alla radio militare è stata rilasciata mercoledì dal vice ministro degli Esteri israeliano, Idan Roll.

La CNN ha pubblicato ieri sera un rapporto dettagliato basato su video ottenuti dalla rete, corroborati da testimonianze oculari, da un analista forense e da un esperto di armi esplosive, che suggerisce che Abu Akleh “è stata uccisa in un attacco mirato dalle forze israeliane”. In base al rapporto, le registrazioni del suono dei colpi suggeriscono che questi non sono stati sparati a caso, ma con precisione. La CNN si è inoltre opposta alla versione israeliana degli eventi, secondo la quale Abu Akleh sarebbe rimasta coinvolta nel fuoco incrociato tra militanti palestinesi e soldati israeliani. La CNN ha citato un testimone oculare che ha affermato che non c’era alcun combattimento attivo quando la reporter è stata uccisa e che non c’erano militanti palestinesi nelle vicinanze.

Roll ha dichiarato che l’inchiesta della CNN “non ha alcun contatto con la realtà”.

“Le nostre forze operano a Jenin esclusivamente per prevenire attacchi terroristici contro i civili israeliani”, e non per intimidire i membri della stampa, ha dichiarato il funzionario. Roll ha aggiunto che le fonti della CNN “non sono affidabili”. “Abbiamo proposto all’Autorità Nazionale Palestinese di condurre insieme un esame forense, ma hanno rifiutato. Cosa stanno cercando di nascondere?”. Martedì, un portavoce militare israeliano ha ricordato di aver chiesto, finora invano, di poter esaminare il proiettile estratto dal corpo del reporter. In sua assenza, ha concluso, è impossibile stabilire con certezza chi le abbia sparato.

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