La preghiera del rabbino: prima e mai più

PRIMA. E MAI PIU’ La preghiera del rabbino

Se solo potessimo riavvolgere il tempo e guardare a prima del 7 ottobre, prima che iniziasse il bagno di sangue.

Se potessimo guardare alla nostra terra di molti decenni fa. Molto prima.

Prima che generazioni di pastori e agricoltori indigeni nella terra di Palestina vedessero espropriati il campo e la casa, l’ulivo e la vigna.

Prima che gli abitanti dei villaggi e delle città si ritrovassero sulle strade come profughi, prima che si sentissero dimenticati dal resto del mondo.

Prima che tanti bambini diventassero orfani e prima che tanti genitori e fratelli e figlie e nonni perdessero i loro cari. Prima che le loro persone fossero oggetto di tanta violenza, quando i loro corpi erano ancora interi, e le loro anime non erano state ancora ferite.

Prima che venisse inflitta agli indifesi una violenza senza misura, troppo orribile da immaginare.

Prima che le potenze mondiali distogliessero lo sguardo da quanto il mondo vedeva e decidessero di non intervenire per far cessare il fuoco e impedire la strage. Prima che facessero a gara per fornire armi sempre più potenti, armi di distruzione di massa, continuando ad alzare le spalle nell’impotenza e nell’indifferenza.

Ma non si possono cancellare i peccati di omissione e tutte le iniquità commesse nel passato.

Possiamo solo decidere di iniziare a cambiare.

Noi preghiamo Dio che i feriti possano ricevere soccorso e non restino mai più senza ospedali e senza cure;

che le scene terribili a cui milioni di persone hanno dovuto assistere non li tengano svegli come incubi notturni;

che il frastuono delle bombe e le grida di disperazione non sconvolgano i loro cuori;

che i milioni di sfollati trovino un riparo permanente e vestiti caldi e puliti che li proteggano dal freddo, aria pulita da respirare, acqua potabile da bere, cibo per nutrirsi e aule dove poter prender sonno. Mai più abbiano la strada per casa e i liquami per bevanda e sulle strade riprendano a correre le auto e non i carri armati;

che sia restituito a tutti un futuro di sicurezza, dignità e speranza e mai più si impossessino di loro la disperazione, l’abbrutimento e la vendetta.

O Dio, guarda al desiderio di pace che sta diventando sempre più forte ogni ora e ogni giorno, in tutto il mondo.

Guarda a questa volontà di pace che può far iniziare una storia nuova, così diversa da tutto il passato che ci ha ferito.

Solo così il passato e il presente sembreranno un brutto sogno.

E tutto ciò non accada mai più.

Rabbino Jeremy Milgrom, Gerusalemme, 1 febbraio 2024

Spezzare la catena dell’odio, Quaresima 2024, www.bocchecucite.org

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