Le forze israeliane uccidono un ragazzo palestinese che si reca a scuola a Jenin

Articolo pubblicato originariamente su DCI

Le forze israeliane hanno sparato e ucciso un ragazzo palestinese mentre si recava a scuola oggi nel nord della Cisgiordania occupata.

Mahmoud Abdujaleel Huda al-Sadi, 17 anni, è stato ucciso dalle forze israeliane intorno alle 8:30 del 21 novembre nel quartiere di Al-Hadaf, nella città di Jenin, nel nord della Cisgiordania occupata, secondo la documentazione raccolta da Defense for Children International – Palestina. Mahmoud si stava recando a scuola a Wadi Burqin, adiacente al quartiere di Al-Hadaf, ma è stato bloccato dagli scontri dovuti a un’incursione militare israeliana nel campo profughi di Jenin quella mattina. Mahmoud si è girato per tornare a casa e un soldato israeliano a bordo di un veicolo militare israeliano a circa 140 metri di distanza gli ha sparato all’addome con munizioni vere. I compagni di classe di Mahmoud lo hanno trasferito all’ospedale Ibn Sina con un’auto privata, dove è stato dichiarato morto intorno alle 9 del mattino.

“Le forze israeliane abitualmente molestano, intimidiscono, trattengono e persino uccidono i bambini palestinesi che cercano di seguire la loro istruzione. L’incursione israeliana a Jenin oggi non solo ha impedito ai bambini palestinesi di andare a scuola, ma è costata la vita a Mahmoud”, ha dichiarato Ayed Abu Eqtaish, direttore del programma di responsabilità del DCIP.

Mahmoud non stava partecipando agli scontri con le forze israeliane quando è stato colpito, secondo le informazioni raccolte dal DCIP. Dopo essere stato colpito, Mahmoud ha camminato per circa cinque metri e poi si è seduto a terra prima che i suoi amici e compagni di classe lo aiutassero a salire su un’auto per andare all’ospedale Ibn Sina di Jenin.

Negli ultimi mesi le forze israeliane hanno intensificato le operazioni di arresto e le incursioni nelle città palestinesi della Cisgiordania occupata, provocando un aumento del numero di bambini palestinesi uccisi dalle forze israeliane. Decine di palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania da quando l’esercito israeliano ha lanciato l’operazione “Rompi l’onda” il 31 marzo 2022.

Secondo il diritto internazionale, la forza letale intenzionale è giustificata solo in circostanze in cui è presente una minaccia diretta alla vita o a lesioni gravi. Tuttavia, le indagini e le prove raccolte dal DCIP suggeriscono regolarmente che le forze israeliane usano la forza letale contro i bambini palestinesi in circostanze che possono equivalere a uccisioni extragiudiziali o intenzionali.

50 bambini palestinesi sono stati uccisi nel 2022, secondo la documentazione raccolta dal DCIP, tra cui 33 bambini palestinesi uccisi dalle forze israeliane o dai coloni nella Cisgiordania occupata. Il DCIP ha documentato l’uccisione di 17 bambini palestinesi tra il 5 e il 7 agosto, dopo che le forze israeliane hanno lanciato un’offensiva militare nella Striscia di Gaza. Il DCIP continua a indagare su diversi incidenti.

Il 2021 è stato l’anno più letale per i bambini palestinesi dal 2014. Le forze israeliane e i civili armati hanno ucciso 78 bambini palestinesi, secondo le prove raccolte dal DCIP.

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