Articolo pubblicato originariamente su e tradotto dall’inglese da Beniamino Rocchetto
L’Osservatorio Euro-Mediterraneo accoglie con favore la recente dichiarazione degli esperti delle Nazioni Unite sulle flagranti violazioni dei diritti umani da parte di Israele nei confronti delle donne e delle ragazze palestinesi nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Sottolineiamo l’importanza della dichiarazione dato il Genocidio israeliano contro i palestinesi nella Striscia di Gaza, in corso dal 7 ottobre 2023.
La dichiarazione degli esperti dell’ONU dovrebbe essere adottata come documento aggiuntivo per ritenere Israele responsabile delle sue violazioni contro i civili palestinesi. Ciò è particolarmente importante in quanto la Corte Internazionale di Giustizia sta deliberando sulla causa del Sudafrica, che accusa Israele di aver commesso un Genocidio nella Striscia di Gaza.
Secondo la dichiarazione degli esperti delle Nazioni Unite, donne e ragazze palestinesi sarebbero state giustiziate arbitrariamente a Gaza. Le donne vengono spesso giustiziate insieme ai membri della famiglia, compresi i loro figli: “Siamo scioccati dalle notizie sugli attacchi deliberati e sulle uccisioni extragiudiziali di donne e bambini palestinesi nei luoghi in cui hanno cercato rifugio o durante la fuga”, si legge nella dichiarazione.
“Secondo quanto riferito, alcuni di loro avevano con sé pezzi di stoffa bianca quando sono stati uccisi dall’esercito israeliano o dalle forze affiliate”, aggiungono gli esperti.
Gli esperti esprimono inoltre profonda preoccupazione per la detenzione arbitraria di centinaia di donne e ragazze palestinesi in particolare, tra cui attiviste, giornaliste e operatrici umanitarie, sia nella Striscia che in Cisgiordania dal 7 ottobre. Secondo quanto riferito, molte sono state sottoposte a trattamenti disumani e degradanti, sono state private di assorbenti mestruali, cibo e medicine e sono state duramente picchiate. In almeno un’occasione, le donne palestinesi detenute a Gaza sarebbero state tenute in una gabbia sotto la pioggia e al freddo, senza cibo.
“Siamo particolarmente angosciati dalle notizie secondo cui le donne e le ragazze palestinesi in detenzione sono state anche sottoposte a molteplici forme di violenza sessuale, come essere denudate e perquisite da ufficiali maschi dell’esercito israeliano”, continua la dichiarazione degli esperti delle Nazioni Unite.
“Almeno due detenute palestinesi sono state violentate, mentre altre sono state minacciate di stupro e violenza sessuale”, dicono gli esperti. Notano inoltre che, secondo quanto riferito, le foto di donne detenute in circostanze degradanti sarebbero state scattate dall’esercito israeliano e caricate su Internet.
Gli esperti esprimono ulteriore preoccupazione per il fatto che un numero imprecisato di donne e bambini palestinesi sarebbero scomparsi dopo il contatto con l’esercito israeliano a Gaza: “Ci sono rapporti inquietanti di almeno una bambina trasferita con la forza dall’esercito israeliano in Israele, e di bambini separati dai loro genitori, di cui non si sa dove si trovino”.
Gli esperti “ricordano al governo israeliano il suo obbligo di sostenere il diritto alla vita, alla sicurezza, alla salute e alla dignità delle donne e ragazze palestinesi e di garantire che nessuno sia sottoposto a violenza, tortura, maltrattamenti o trattamenti degradanti, compresa la violenza sessuale”, e chiedono un’indagine indipendente, imparziale, tempestiva, approfondita ed efficace sulle accuse e che Israele cooperi con tali indagini.
“Nel loro insieme, questi presunti atti potrebbero costituire gravi violazioni dei Diritti Umani e del Diritto Umanitario Internazionale e costituire gravi crimini ai sensi del Diritto Penale Internazionale che potrebbero essere perseguiti ai sensi dello Statuto di Roma”, concludono gli esperti.
In un importante rapporto presentato di recente all’Alto Commissario e ai Relatori Speciali delle Nazioni Unite, compreso il Relatore Speciale dell’ONU sulla violenza contro le donne e le ragazze, l’Osservatorio Euro-Mediterraneo ha documentato dozzine di casi di esecuzioni sul campo di ragazze e donne palestinesi effettuate dall’esercito israeliano nella Striscia di Gaza
L’Osservatorio Euro-Mediterraneo ha analogamente documentato, in un rapporto separato presentato ai Relatori Speciali delle Nazioni Unite e al Procuratore della Corte Penale Internazionale, decine di casi di esecuzioni sul campo effettuate dall’esercito israeliano nella Striscia di Gaza contro uomini, donne, e bambini, richiedendo un’indagine immediata su questi crimini, che gli autori siano ritenuti responsabili e che sia resa giustizia a tutte le vittime.
Invitiamo le suddette parti a prendere una posizione ferma sulle diffuse operazioni di uccisione effettuate dalle forze israeliane contro civili palestinesi, soprattutto alla luce delle esecuzioni sul campo e delle eliminazioni fisiche nella Striscia di Gaza. L’Osservatorio Euro-Mediterraneo chiede anche l’istituzione di una squadra legale internazionale, l’applicazione di pressioni per garantire l’ingresso di questa squadra nella Striscia di Gaza e l’avvio di un’indagine su questi e altri casi di civili palestinesi uccisi dalle forze israeliane.
L’Osservatorio Euro-Mediterraneo per i Diritti Umani esorta ancora una volta la comunità internazionale a fare pressione su Israele affinché ponga fine alla sua politica di sparizioni forzate, che colpisce centinaia di detenuti palestinesi della Striscia di Gaza, tra cui donne e bambini, e a rivelare dove si trovano le decine di donne che ha prelevato dalle loro abitazioni e dai centri per i rifugiati.
Faccio mia la Preghiera del patriarca di Gerusalemme, sperando che le sue parole vengano ascoltate e accolte.
Senza parole. Siamo tutti responsabili....se c'è ne laviamo le mani....complici!
Signore Padre d'amore, ti prego ascolta il grido di dolore di tutte queste anime innocenti che stamno pagando con la…
Una preghiera
Mi è insopportabile la morte di un solo bambino, di una sola donna, di un solo uomo, tanto più se…