L’Università di Napoli L’Orientale insabbia le politiche di Apartheid israeliana nei confronti del popolo palestinese!

Di Centro culturale Handala Ali
L’Università di Napoli L’Orientale insabbia le politiche di #Apartheid israeliana nei confronti del popolo #Palestinese!
Il Centro culturale Handala Ali esprime la propria indignazione per il rifiuto, opposto dai vertici dell’Università L’Orientale di Napoli, a consentire che il dibattito “Università libere dall’apartheid israeliana”, previsto per la mattina del 1° aprile, si tenesse nei locali dell’Istituto.
In particolare, colpisce la formula con la quale il rettore ha accompagnato il proprio diniego: «l’Ateneo non concederà mai, almeno finché sarò Rettore, il proprio spazio per iniziative correlate a qualsiasi forma o modalità di boicottaggio accademico».
La risposta del rettore ci stupisce per la sua aggressività, soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo, segnato dalla guerra in #Ucraina, nel quale i rappresentanti di tutte le istituzioni si riempiono la bocca col diritto all’autodeterminazione dei popoli, salvo poi continuare a ignorare sistematicamente le politiche di #Occupazione, pulizia etnica e apartheid attuate quotidianamente dallo Stato d’Israele ai danni della popolazione palestinese e ripetutamente denunciate anche dalle associazioni per i diritti umani.
Ci chiediamo anche se una tale risposta sia condivisa dalla comunità accademica, dagli studenti e dai lavoratori dell’Università L’Orientale.
Il #BoicottaggioAccademico lanciato dalla società civile palestinese si rivolge in particolare contro quegli enti universitari e di ricerca israeliani che partecipano attivamente all’occupazione.
Negli anni, le campagne BDS (https://bdsitalia.org/…/campagne/boicottaggio-accademico) hanno documentato i profondi collegamenti esistenti tra le università e il complesso sistema militare, di sicurezza e di oppressione israeliani.
Oggi è tanto più necessario che chi ha responsabilità nel mondo della cultura e della ricerca si rifiuti di assecondare la costruzione di accordi e legami tesi a rafforzare e rendere ancora più feroce l’Occupazione.
Non vi può essere vera cultura se non nel rifiuto della violenza coloniale, di ogni forma di discriminazione e di ogni rapporto di dominio.
Invitiamo le realtà studentesche e tutta la comunità dell’Orientale a esprimere la propria condanna nei confronti di questo atto arbitrario e complice dell’oppressione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *