Preghiere dalla Palestina: frantumato e schiacciato

120° giorno di guerra.

“Frantumato, schiacciato, al limite delle forze, il mio cuore ruggisce nel dolore”.

Ecco come siamo Signore. Questa è la situazione a Gaza. Ci rivolgiamo a te, Signore. In te speriamo. Perché anche se sprofondiamo nella morte, tu Signore, non ti arrendi.

Ferma allora questa guerra. Cambia i cuori di tutti, Signore.

Signore, pietà. Pietà per Gaza, per tutti coloro che muoiono, che soffrono, per tutti gli sfollati, per le migliaia di prigionieri. Signore, converti l’uomo all’umanità.

L’hai creato non per fare la guerra, ma perché con la fraternità ami tutti i suoi fratelli.

Signore, cosa posso aspettarmi da quanto succede a Gaza?

Signore, ma quanto ancora durerà?

Ascolta il mio grido; non rimanere sordo al mio pianto. Signore, ascolta tutti coloro che non fanno la guerra, ma la subiscono,

Signore, ascolta le grida di Gaza e di tutta la Terra santa in guerra.

Non restare sordo al pianto dei tuoi figli.

Liberaci dal male della guerra.

Tu che non godi delle sofferenze dell’uomo, ma lo lasci libero di fare le sue guerre. E chissà se un giorno capirà di quale male è capace e si convertirà dal male della guerra.

Michel Sabbah, patriarca emerito di Gerusalemme, 4 Febbraio 2024

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