147° giorno di guerra.
Perché, o Dio, ci hai respinti per sempre?
Dirigi i tuoi passi verso queste rovine senza fine.
Fino a quando tanta violenza?” (Sal 73, 1.3.20)
Sono milioni ormai sulle strade e ora ammassati a Rafah, in attesa solo della morte.
In questi giorni, la nuova strage di Gaza si chiama fame. Ma i soldati hanno sparato lo stesso, senza pietà, contro questa gente disperata.
Signore, certo tu non ci respingi e il tuo amore rimane un mistero: come permetti ad alcuni tuoi figli di massacrare altri figli che da loro vengono uccisi? Certo la libertà è dell’uomo ed io continuo a confidare nel tuo amore.
Signore, è sempre più guerra: sono migliaia i bambini innocenti che muoiono di fame.
E tu ad aspettare che un altro figliol prodigo, in mimetica militare, ritorni a casa e smetta di uccidere.
Come facciamo nella liturgia a “cantare le tue meraviglie” e allo stesso tempo, a mettere davanti a te le atrocità degli uomini?
Da troppo tempo noi qui, in questa Terra santa, siamo vittime del male degli uomini. Tutto il popolo ne è vittima.
E ad opprimerci non è più neppure solo un popolo, visto che questo stato è appoggiato dalla comunità internazionale, dai grandi e dai potenti di tutto il mondo.
Ricorda a tutti, Signore, che ogni persona umana, di ogni popolo, è l’immagine di Dio, il tempio vivente di Dio. Ecco, il tuo tempio viene sempre più profanato in Palestina.
Michel Sabbah, patriarca emerito di Gerusalemme, 3 Marzo 2024
Faccio mia la Preghiera del patriarca di Gerusalemme, sperando che le sue parole vengano ascoltate e accolte.
Senza parole. Siamo tutti responsabili....se c'è ne laviamo le mani....complici!
Signore Padre d'amore, ti prego ascolta il grido di dolore di tutte queste anime innocenti che stamno pagando con la…
Una preghiera
Mi è insopportabile la morte di un solo bambino, di una sola donna, di un solo uomo, tanto più se…