Articolo pubblicato originariamente su BDS Italia
Sempre più il mondo dello sport si sta schierando a favore dei diritti dei palestinesi.
Tuttavia, alcune squadre di calcio si stanno mettendo dalla parte sbagliata della storia, permettendo che i loro celebri nomi vengano usati per ripulire con lo sport i crimini israeliani contro i palestinesi.
Juventus e Roma hanno in programma amichevoli nell’Israele dell’apartheid nelle prossime settimane.
Squadre palestinesi, i cui giocatori hanno perso la vita o sono stati resi invalidi a causa dei soldati israeliani e di attacchi militari, hanno scritto alle squadre italiane esortandole fortemente a cancellare queste partite per non essere complici.
Aggiungete la vostra voce alla loro.
Scrivete subito alla Roma e alla Juve. Non c’è gioco pulito nell’apartheid israeliano.
I giocatori dell’Al Khader FC, Mohammad Ghneim (19 anni) e Zaid Ghneim (14 anni) e il calciatore prodigio della Palestine Football Academy, Thaer Yazouri (18 anni), sono stati uccisi dai soldati israeliani ad aprile e maggio di quest’anno.
Il giocatore del Balata FC Saeed Odeh (16 anni) è stato ucciso dai soldati israeliani l’anno scorso.
La Palestine Amputee Football Association è composta da giocatori che hanno perso l’uso degli arti a causa degli attacchi militari di Israele a Gaza.
È per questi e per altri giocatori, per tutti i palestinesi giovani e anziani che continuano a sognare, che le squadre palestinesi si sono impegnati a non rimanere in silenzio e di tracciare una linea di picchetto morale che non si deve attraversare.
Unitevi a loro.
Inviate un’e-mail alla Roma e alla Juve: Annullate le partite. Fatelo per Mohammad, Zaid, Thaer, Saeed, gli amputati e troppi altri.
Continuate a pronunciare i loro nomi. E contribuite a cacciare l’apartheid dal calcio.
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