Viaggi

TORNIAMO A VIAGGIARE IN PALESTINA

Per info e iscrizioni unponteperbetlemme@gmail.com

24 MAGGIO – 2 GIUGNO 2025

 

14 – 21 LUGLIO 2025

VIENI CON NOI IN PALESTINA

24 MAGGIO – 2 GIUGNO 2025

Dal 24 maggio 2025 al 2 giugno 2025 torniamo in Palestina per un viaggio di solidarietà a fianco del popolo palestinese. Si tratta del nostro primo viaggio dopo il 7 ottobre e il genocidio in corso a Gaza.

Abbiamo scelto, per tanti diversi motivi, di entrare in Palestina attraverso la Giordania, scelta che allungherà i tempi e i costi di viaggio ma che ci permetterà di arrivare più lentamente, e con un’altra prospettiva, in Palestina, attraverso il confine terrestre (ponte di Allenby).

CHIARIAMO SUBITO ciò che ognuno di voi immagina bene: in vent’anni di viaggi organizzati in Palestina e Israele non abbiamo mai dovuto affrontare una simile, pesantissima situazione. Dobbiamo quindi tenere presente la possibilità che il viaggio venga annullato, anche molto sotto data, oppure che si renderanno necessarie, per la nostra sicurezza, e quella dei nostri amici palestinesi, significative modifiche al programma. Vi chiediamo perciò la massima fiducia in noi e nelle scelte che strada facendo dovremo fare.

Il programma verrà diffuso sotto data via email e in ogni momento sarà soggetto a modifiche. In questa pagina abbiamo scelto di condividere le principali tappe che intendiamo fare.

Sabato 24 maggio 2025: arrivo all’aeroporto di ‘Amman (Giordania). Trasferimento ad Amman (1 h). Notte ad Amman

Domenica 25 maggio 2025: trasferimento al ponte di Allenby (1h). Ingresso via terra in Palestina (tempo variabile tra 2h – 6h a seconda della situazione al confine). Trasferimento a Ramallah.

Lunedì 26 maggio 2025: Ramallah, visita alla Muqata’a, il museo di Yasser Arafat, incontro con alcune organizzazioni palestinesi. Cena e notte a Ramallah

Martedì 27 maggio 2025: trasferimento a Gerusalemme attraverso il checkpoint di Qalandiya. Visita della città vecchia. Cena e notte a Gerusalemme Est.

Mercoledì 28 maggio 2025: incontri con le organizzazioni palestinesi a Gerusalemme. Cena e notte a Gerusalemme Est

Giovedì 29 maggio 2025: trasferimento a Betlemme attraverso il checkpoint 300. Visita di Betlemme e del museo di Bansky. Cena e notte a Betlemme

Venerdì 30 maggio 2025: se la situazione lo permette visita a Hebron o ai villaggi intorno a Betlemme. Cena e notte a Betlemme

Sabato 31 maggio 2025: incontri con le organizzazioni a Betlemme. Cena e notte a Betlemme

Domenica 1 giugno 2025: trasferimento al confine (1 h). Ingresso via terra in Giordania (2h / 4h ore a seconda della situazione). Trasferimento ad Amman (1h). Tempo libero ad Amman. Cena e notte ad Amman.

Lunedì 2 giugno 2025: trasferimento in aeroporto (1h). Ritorno in Italia

 

Si utilizzeranno i mezzi pubblici palestinesi per muoversi all’interno della Palestina.

Si pernotterà in guesthouse, appartamenti e piccoli hotel, in stanze doppie, triple e, se necessario, anche in camerate. Le cene le faremo in piccoli ristoranti locali. La maggior parte dei pranzi sarà invece al sacco.

 

Quota di partecipazione: 950 euro

Cosa include la quota:

– i pernottamenti, le cene e le colazioni, 2 pranzi

– trasporti

– guide

– contributo per gli interventi durante il viaggio

– contributo di solidarietà alle realtà palestinesi che incontreremo

 

Cosa NON include la quota:

– i pranzi ad eccezione di 2 che sono compresi

– i voli di andata e ritorno

– i visti di ingresso in Giordania (40 dinari giordani (50 euro) visto per un’entrata; 60 dinari giordani (75 euro) visto per più entrate)

– l’assicurazione sanitaria

– le tasse di uscita da Israele (210 shekel, 50 euro circa)

– ogni spesa personale extra

– ingresso a musei (tot. 10 euro circa)

 

Voli consigliati

VOLO DI ANDATA – sabato 24 maggio 2025

Wizzair

Milano Malpensa 13:55 – Amman 19:05 (soluzione migliore, dove ci sarà anche la guida)

Roma Fiumicino 16:35 – Amman 21:15

 

VOLO DI RITORNO – lunedì 2 giugno 2025

Ryan Air

Amman 11:20 – Bergamo Orio Al Serio 14:35

Amman 16:30 – Roma Ciampino 19:20

 

(nel caso in cui i partecipanti scegliessero soluzioni di volo diverse da quelle indicate, la quota di trasferimento da/per aeroporto è a carico dei partecipanti)

C’è la possibilità per il ritorno di rimanere in Giordania più giorni e di tornare autonomamente in Italia. Ricordiamo che dal 6 al 10 giugno i musulmani festeggiano l’eid al Adha.

Per info unponteperbetlemme@gmail.com

Per iscrizioni compilate questo LINK e verrete ricontattati

 

 

 

Perché “pellegrinaggio di giustizia”?

Già da alcuni anni organizzavamo dei viaggi di conoscenza nei Territori occupati perché, fin dal 2004, chiunque incontravamo, nei campi profughi o nei villaggi, ci faceva insistentemente la richiesta di ritornare in Italia raccontando quello che avevamo visto con i nostri occhi. Ma quella sera, in un teatro di Betlemme dove si faceva memoria di quel 1 marzo in cui si iniziò a costruire il muro di apartheid, il patriarca di Gerusalemme avvicinò abuna Nandino per fargli una richiesta legata a Pax Christi, visto che per tanti anni Michel Sabbah aveva ricoperto la carica di presidente internazionale: “Vi prego, la Palestina ha bisogno di un nuovo tipo di pellegrino che, proprio a causa dell’occupazione militare, venga a stare con noi, nei villaggi e nelle famiglie a cui è stata rubata la terra e tagliati gli ulivi, per testimoniare attraverso la sua presenza, che la pace è possibile e necessaria, ma nella giustizia. Insomma ci vuole un pellegrino di giustizia!”

Per questo, di anno in anno, si sono moltiplicati i viaggi, una settimana di condivisione accanto al popolo palestinese che quotidianamente resiste alla morsa dell’occupazione militare.

Un’esperienza che si differenzia notevolmente dal classico pellegrinaggio in Terra santa. Non prevale infatti l’obiettivo di “vedere” i “Luoghi Santi” ma di INCONTRARE-CONOSCERE-ASCOLTARE persone e situazioni di vita. Anche l’itinerario del viaggio non è quello consueto: Nazareth-la Galilea-Gerusalemme-breve visita a Betlemme-poi via di nuovo a Gerusalemme-visita di chiese e scavi archeologici…tante ‘pietre’ notevoli, ma col rischio che la gente, musulmani e cristiani che su questa terra vivono da quarant’anni sotto un pesantissimo regime di occupazione militare, siano esclusi dal programma.

Per questo, insieme alle straordinarie testimonianze della storia custodite nelle pietre di ieri, i nostri viaggi incrociano storie, persone e comunità che oggi vivono e sopravvivono ad una delle colonizzazioni più lunghe della storia.

Per i “pellegrini di giustizia” le mostruose violazioni dei fondamentali diritti umani che impediscono alla popolazione di vivere con dignità sulla loro terra come per esempio il tracciato e le conseguenze umanitarie del muro di apartheid, non restano “sullo sfondo” di un viaggio solo spirituale ma diventano il cuore di una spiritualità incarnata nella storia.