Perché “pellegrinaggio di giustizia”?
Già da alcuni anni organizzavamo dei viaggi di conoscenza nei Territori occupati perché, fin dal 2004, chiunque incontravamo, nei campi profughi o nei villaggi, ci faceva insistentemente la richiesta di ritornare in Italia raccontando quello che avevamo visto con i nostri occhi. Ma quella sera, in un teatro di Betlemme dove si faceva memoria di quel 1 marzo in cui si iniziò a costruire il muro di apartheid, il patriarca di Gerusalemme avvicinò abuna Nandino per fargli una richiesta legata a Pax Christi, visto che per tanti anni Michel Sabbah aveva ricoperto la carica di presidente internazionale: “Vi prego, la Palestina ha bisogno di un nuovo tipo di pellegrino che, proprio a causa dell’occupazione militare, venga a stare con noi, nei villaggi e nelle famiglie a cui è stata rubata la terra e tagliati gli ulivi, per testimoniare attraverso la sua presenza, che la pace è possibile e necessaria, ma nella giustizia. Insomma ci vuole un pellegrino di giustizia!”
Per questo, di anno in anno, si sono moltiplicati i viaggi, una settimana di condivisione accanto al popolo palestinese che quotidianamente resiste alla morsa dell’occupazione militare.
Un’esperienza che si differenzia notevolmente dal classico pellegrinaggio in Terra santa. Non prevale infatti l’obiettivo di “vedere” i “Luoghi Santi” ma di INCONTRARE-CONOSCERE-ASCOLTARE persone e situazioni di vita. Anche l’itinerario del viaggio non è quello consueto: Nazareth-la Galilea-Gerusalemme-breve visita a Betlemme-poi via di nuovo a Gerusalemme-visita di chiese e scavi archeologici…tante ‘pietre’ notevoli, ma col rischio che la gente, musulmani e cristiani che su questa terra vivono da quarant’anni sotto un pesantissimo regime di occupazione militare, siano esclusi dal programma.
Per questo, insieme alle straordinarie testimonianze della storia custodite nelle pietre di ieri, i nostri viaggi incrociano storie, persone e comunità che oggi vivono e sopravvivono ad una delle colonizzazioni più lunghe della storia.
Per i “pellegrini di giustizia” le mostruose violazioni dei fondamentali diritti umani che impediscono alla popolazione di vivere con dignità sulla loro terra come per esempio il tracciato e le conseguenze umanitarie del muro di apartheid, non restano “sullo sfondo” di un viaggio solo spirituale ma diventano il cuore di una spiritualità incarnata nella storia.
Pax Christi Italia organizza tre viaggi durante all’anno:
- nel periodo di Pasqua: “Viaggio ponti e non muri”
- nel periodo estivo (luglio/agosto): “Pellegrinaggio di giustizia”
- nel periodo della raccolta delle olive (metà ottobre): “Tutti a raccolta”
PROSSIMI VIAGGI
- Pellegrinaggio di Giustizia dal 22 al 29 luglio 2023 – CLICCA QUI
- Tutti/e a raccolta dal 18 al 25 ottobre 2023 – CLICCA QUI
Senza parole. Siamo tutti responsabili....se c'è ne laviamo le mani....complici!
Signore Padre d'amore, ti prego ascolta il grido di dolore di tutte queste anime innocenti che stamno pagando con la…
Una preghiera
Mi è insopportabile la morte di un solo bambino, di una sola donna, di un solo uomo, tanto più se…
Fermate le guerre,le armi e le ingiustizie,creiamo un mondo più giusto con rispetto dell’ambiente e di ogni persona.