Voci da Gaza: giorno 138

Centotrentottesimo giorno della guerra genocida contro Gaza, 21 febbraio 2024

La testimonianza di Zainab Al Ghonaimy, da Gaza sotto bombardamento e aggressione

La continuazione della guerra di fame e di duro assedio sotto il fuoco dell’aggressione

Siamo ancora preoccupati per la continuazione dell’aggressione sionista, mentre i beni di prima necessità scompaiono dal mercato e dalle case. La madre di una mia parente, che è molto religiosa, quando li ho informati dei prezzi esorbitanti, delle nostre che scorte cominciavano ad esaurirsi e che con l’avvicinarsi del mese di Ramadan saremmo stati esposti ad una grave carenza di generi alimentari, mi ha detto: ” Non preoccuparti, Dio non ci abbandonerà. “Le ho risposto: “Questo è vero, ma dobbiamo anche organizzarci affinché Dio non ci abbandoni”.

Oggi, io e la mia parente abbiamo passato molto tempo a sistemare le scorte rimanenti di vari prodotti alimentari e abbiamo scoperto che alcuni dei prodotti disponibili erano in buone quantità, mentre altri bastavano solo per una settimana con un severo razionamento, come la farina, che era finita. Ne abbiamo ricevuto una piccola quantità di sostegno da una mia parente da una delle organizzazioni, e per quanto riguarda il riso, potrebbe bastare solo per i prossimi dieci giorni. Per quanto riguarda l’olio, la quantità è discreta, soprattutto in mancanza di verdure da friggere, lo zucchero, con il suo razionamento, basta per un altro mese, il sale per due mesi, il resto delle materie ci basterà forse per meno di un mese. C’è anche la carta igienica e i tovaglioli di carta che dureranno un mese e mezzo, così come i detersivi, e ci sono anche alcune bottiglie e cartoni di succo in scatola, che avevamo al nostro centro, che ho preso durante una delle le visite. Lo conserviamo e forse lo consumeremo durante il mese del Ramadan.

Il problema serio attualmente, oltre alla continua aggressione, sono i prezzi scandalosamente alti, che sono moltiplicati per dieci e talvolta per venti volte. Con l’avvicinarsi del mese del Ramadan, ovviamente ci aspettiamo prezzi più alti. Per le verdure come pomodori, patate, melanzane e cipolle, il prezzo al chilogrammo raggiunge ora i 25-30 shekel, ovvero 7-8 dollari americani, anche per l’ibisco e la bietola. Il prezzo di un chilo di carote ha raggiunto i 15 shekel (4,14 dollari), più di 15 volte tanto, e ovviamente nessun altro tipo di verdura è ancora disponibile.

Per quanto riguarda i prezzi di altri articoli, ad esempio, il prezzo di una scatola di crema per il caffè è quadruplicato, anche il prezzo di un pezzo di cioccolata è aumentato di 6 volte. Il prezzo della carta igienica è raddoppiato e così via.

La notizia della carestia riportata dai servizi televisivi nella città di Gaza e nel suo nord è veramente reale, e c’è chi rischia di morire di fame, soprattutto le famiglie che non hanno soldi, e coloro il cui reddito proviene dal lavoro quotidiano, e il martirio del capofamiglia o della matriarca della famiglia ha fatto sì che le famiglie perdessero reddito, e la catastrofe é completata dal non far entrare alcun aiuto.

Uscire dall’impasse della carestia e dalla ferocia dell’aggressione sionista richiede un’urgente cessazione di questa odiosa aggressione, e richiede che il governo di guerra si senta veramente minacciato per essere costretto a smettere di uccidere, sfollare e affamare. Diremo solo che abbiamo bisogno della voce dei popoli che possano influenzare la pressione sui loro governi per fermare questa aggressione sionista, e anche per dissuadere l’America dal continuare a sostenere lo stato occupante, in modo che coloro che restano del nostro popolo possano sopravvivere e godere dei diritti umani più elementari.

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