Centocinquantaquatresimo giorno della guerra genocida contro Gaza, 8 marzo 2024
Testimonianza di Zainab Al Ghonaimy, da Gaza sotto bombardamento e aggressione
Giornata internazionale delle donne: un ricordo sbiadito e un sentimento di tradimento mentre i diritti delle donne palestinesi vengono violati
Dovrebbe esserci una giornata internazionale per sostenere le donne palestinesi nella misura in cui i loro diritti sono stati violati, ma sfortunatamente i nostri diritti vengono violati quotidianamente dall’esercito nemico sionista nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, mentre il mondo osserva in silenzio, e l’istituzione delle Nazioni Unite con tutti i suoi fondi e programmi non fa nulla tranne alcune dichiarazioni di tanto in tanto sull’importanza di far entrare gli aiuti alimentari come aiuto umanitario e non come una questione di diritti legittimi.
Nella Giornata internazionale delle donne, guardiamo al bilancio che le donne palestinesi hanno subito nella Striscia di Gaza dall’inizio dell’aggressione sionista, cioè in soli cinque mesi: circa diecimila donne é il numero dei martiri che hanno perso il loro diritto alla vita, circa venticinquemila ferite e non meno di ventimila donne e ragazze hanno perso il marito, il padre o il figlio, mentre almeno 350.000 unità abitative, tutte le loro case e luoghi di lavoro distrutte.
Tutte le donne e le ragazze nella Striscia di Gaza hanno perso anche il diritto alla sicurezza personale e umana, nonché il diritto alla salute, poiché non esistono cure o medicine per le donne e i loro figli. Hanno anche perso il diritto al cibo, poiché la fame le minaccia e si sentono oppresse nel vedere i loro figli dimagrire e morire di fame.
L’elenco dei diritti perduti è lungo, e l’elenco delle violazioni di questi e altri diritti è ancora più lungo. I regimi del mondo arabo ignorano tutto ciò e cercano di compiacere l’Orsa Maggiore, gli Stati Uniti d’America, per preservare la stabilità delle loro sedie. I regimi del mondo internazionale osservano in silenzio e, soprattutto, forniscono sostegno all’occupazione sionista, che continua a violare i diritti delle donne.
L’istituzione delle Nazioni Unite che celebra oggi l’8 marzo come Giornata internazionale delle donne non riesce a prendere posizione o a dire una parola di verità a favore delle donne di Gaza e le donne di tutta la Palestina. La farsa è che mentre loro festeggiano e lanciano le briciole dei loro tavoli davanti alle donne nella Striscia di Gaza sotto forma di aiuti umanitari o in Cisgiordania sotto forma di progetti piccoli e insignificanti, e in cambio chiedono alle donne palestinesi di celebrare questa giornata, come se fossero bendati e non vedano la nostra sofferenza come conseguenza di questa maledetta aggressione.
Molte delle giornaliste e dei professionisti dei media che hanno potuto comunicare con me mi hanno chiesto di spiegare loro la sofferenza delle donne palestinesi, e anche se so che loro conoscono la portata di questa sofferenza, come lo sta testimoniando il mondo intero, ho collaborato con loro perché vogliono avere testimoni dei crimini dell’occupazione sionista commessi contro di noi come donne palestinesi, siano essi genocidi, crimini individuali o aggressioni fisiche, psicologiche e sessuali.
Questi crimini sono negati dall’amministrazione americana che impedisce addirittura alle Nazioni Unite di prendere una decisione di condanna dell’occupazione, perché questa amministrazione incoraggia il mostro sionista a continuare a commettere i suoi crimini fornendo loro armi e tutto il necessario per eliminare congiuntamente la causa del popolo palestinese e i suoi diritti giusti e legittimi sulla propria terra e patria.
L’8 marzo non significa più per noi altro che un ricordo del dolore, dell’oppressione e della delusione di cui soffriamo in Palestina, poiché non abbiamo né il tempo né la capacità di pensare a questo giorno o a qualsiasi altro. Tutto ciò a cui pensiamo oggi è come porre fine a questa aggressione e come cercare di continuare a vivere e garantire il più possibile il nostro diritto a sopravvivere con dignità.
Faccio mia la Preghiera del patriarca di Gerusalemme, sperando che le sue parole vengano ascoltate e accolte.
Senza parole. Siamo tutti responsabili....se c'è ne laviamo le mani....complici!
Signore Padre d'amore, ti prego ascolta il grido di dolore di tutte queste anime innocenti che stamno pagando con la…
Una preghiera
Mi è insopportabile la morte di un solo bambino, di una sola donna, di un solo uomo, tanto più se…