Da A. – Gerusalemme
Vi scrivo da Gerusalemme, chiuso a casa, a causa dalla situazione iniziata il sabato 7 ottobre, la mattina di shabbat, vigilia della festa di Simchat Torah (il giorno in cui nelle sinagoghe si conclude la lettura liturgica dei libri del Pentateuco). E’ una tragedia che sta capitando in questa Terra.
Avevo preso il secondo gruppo italiano da guidare in questa stagione, pure stavo per andare in Italia il giorno 8 ottobre alla Fiera per incoraggiare le persone a venire in Terra Santa; allora, stavo con il gruppo proprio alla basilica della Risurrezione, durante la visita comincio a ricevere molti messaggi e all’improvviso, mi si avvicina una persona della basilica che mi dice, Andre ascolta deve far uscire il gruppo veloce poiche’ e’ iniziata la guerra!!
Avevo 35 persone da seguire, avevo la mia famiglia da pensare e che mi cominciano a chiamare, dovevo trattenermi e trovare le parole per trasmettere al gruppo la notiza per non farli entrare in panico.
Siamo riusciti a visitare anche il Muro Occidentale sotto gli allarmi. Poi basta.. dovevo per forza riportarli in albergo. Poi insieme all’uffico mi sono attivato per farli uscire dal ponte Alenby via Giordania per tornare in Italia.
Non riuscivo a comprendere la gravita della situazione, che e’ una guerra, solo quando cominciamo a scappare per entrare nel rifugio, vedere le bimbe piangere di paura e gli anziani cadere perchè cominciano a correre per entrare nel rifugio, mia mamma è caduta grave.. gli aerei a bombardare la zona di Gaza, morti ovunque, allora ho capito che siamo veramente in guerra e tutto cambia…
Poi riceviamo una notiza che bisogna andare a fornirsi di roba: acqua e cibo perche’ la situazione potra’ essere piu gravi, allora vado per fare gli acquisti in certe ore che e’ possibile uscire ma trovo i scaffali vuote, le file lunghe mai vista una cosa del genere..
Queste due paesi si sono bloccati completamente, persone uccise da tutte e due le parti, la brutalità della guerra fa si che: scuole siano chiuse, bambini impauriti, lavori fermi al completo, la vita bloccata, tutto per la famosa questione della Terra.
Amici credetimi, tutto e’ cambiato in un attimo.. siamo tornati indietro nel tempo, l’egosimo distrugge, eravamo sicuri della nostra vita, come si fosse tutto tranquillo e dimenticando che la nostra vita non e’ nelle nostre mani…
Dicevo alla bimba, “stai tranquilla che tutto passa”, e lei mi risponde come posso essere tranquilla e vedo violenza ovunque.. non possiamo uscire di casa per paura di rapine o violenze per etnia o religione; l’altra bimba mi chiede: perche tutto questo ?
Come fate a spiegare ai bimbi la ferocita dell’egoismo umano ?
In sei giorni di scontri, in intrambi le parti migliaia di uscisi e feriti, incrimentato l’oddio vicendevoli.
Molti di voi sanno e conoscono la situazione geopolitica di questa Terra, eppure una terra che doveva “scorrere latte e miele”, ma ormai la situazione e’ molto grave, non torna come prima poiche molti hanno perso la vita o se ne usciranno con una ferita psicologica o fisica, temo che sarà una guerra molto lunga.
Probabilmente la risposta israeliana non si limiterà ai bombardamenti ma ci sarà un’operazione di terra. Il problema e’ se si aprono altri versanti per la guerra. È chiaro che siamo improvvisamente entrati in una nuova fase della vita di questo paese che porta all’odio e alla paura dell’altro e del diverso.
La situazione ha fatto chiudere le strade di connessione tra la Cisgiordania e Gerusalemme si entra solo avendo dei permessi e cosi pure per uscire.
In queste sei giorni sto ricevendo molti telefonate non solo dall’estero, ma da persone locali, voi sapete bene che questo campo di pellegrinaggi e turisimo, fa vivere i cristiani della Terra Santa, chi fa la guida, gli autisti, gli alberghi i restoranti ecc, cioe la maggioranza dei cristiani lavora in questo campo, grazie a Gesu che e’ nato e vissuto qui.
La crisi economica che porta questa guerra in Terra Santa e’ enorme, produce fenomeni terribili, sopratutto apre le porte alla veloce imigrazione dei pochi cristiani che sono ancora qui.
Oltre a questo anche molti anziani che ospitavano alcuni pellegrini a casa loro, cio’ era l’unica possibilita per vivere, adesso non avranno nessuna entrata economica, sapete che un anziano abbandonato ha davanti a sé solo una fine disperata.
Le famiglie giovani che avevano cominciato la loro vita sia il marito che la moglie che lavorano nel settore turisitico, adesso sono disoccupati, hanno dei figli all’universita e non sanno piu come pagare le rette universitari.
L’orfanatrofio a Betlemme, che ormai non ce nessuno che va da loro ne per usare il loro guest house per dormire ne per visitare questi bambine orfani per sopportarli.
Fra un mese dovrebbero iniziare le preparazione dell’Avvento e del Natale qui a Betlemme, ogni anno migliaia di pellegrini e turisti venivano da tutto il mondo per partecipare alle celebrazioni di Natale a Betlemme, il luogo dove è nato il nostro Signore Gesù Cristo. Speriamo che la guerra sara’ gia’ terminata allora cosi possiamo rivedervi e celebrare inieme questa grande Gioia di Vita.
In conclusione, è di fondamentale importanza ammettere che siete veri amici, ho sentito la vostra vicenanza sia via messaggi che via telefonate ricevuti, l’amore con i quali mi avete seguito in questi ultimi sei giorni mostrando disponibilita’ di aiutare, per cui vi posso solo dire GRAZIE e vi assicuro la nostra umile preghiera. Viene spontaneo paragonarvi ai pastori che si recarono a Betlemme per offrire i loro doni e apprezzamento a Gesù.
Insieme a un gruppo di 5 famiglie cristiani abbiamo creato un canale di aiuto a diversi bisogni: medecine, aiutare le persone malate, sostenere gli anziani, cibo, vestiario, sostegno alle famiglie disoccupati, e altro, sia qui a Gerusalemme che a Betlemme, Ramallah, siamo quindi grati per il vostro sostegno e per la vostra fiducia in questa missione per cui chi desidera fare qualche cosa che mi contatti su questo email: ahaddad2310@yahoo.com o via watsapp a questo numero +972522843859 e lo indico la via per fare cio’.
Il vostro sostegno in questa missione sopratutto nella preghiera è indubbiamente un importante segno di solidarietà e di un futuro di pace che può essere costruito
Vi invio i più fervidi auguri di pace, da questa terra dove e’ nato il Re della Pace ch alla fine Vincera’.
Uniti nella preghiera e nella speranza che siamo figlie del Dio della Vita.
(il testo è stato scritto in italiano, volontariamente lasciato dalla redazione con alcuni errori grammaticali)
[…] dalla “devastazione che si è dispiegata davanti agli occhi del mondo”. ( https://bocchescucite.org/difendere-la-dignita-e-la-presenza-del-popolo-di-gaza/ ) Mai così espliciti e rinunciando…
Grazie per il vostro coraggio Perché ci aiutate a capire. Fate sentire la voce di chi non ha voce e…
Vorrei sapere dove sarà l'incontro a Bologna ore 17, grazie
Parteciperò alla conferenza stampa presso la Fondazione Basso il 19 Mercoledì 19 febbraio. G. Grenga
Riprendo la preghiera di Michel Sabbah: "Signore...riconduci tutti all'umanità, alla giustizia e all'amore."