Articolo pubblicato originariamente su Euronews
Una denuncia spietata delle politiche dello stato israeliano: per Spike Lee e la giuria da lui presieduta a Cannes – che lo ha premiato all’ultima edizione del festival – “Il ginocchio di Ahed”” è un film “coraggioso”.
Un lavoro che nasce peraltro da questioni personali, oltre che politiche, come racconta a Euronews il regista Nadav Lapid.
“Penso che sia un film pieno di dolore e di tristezza – spiega – su un paese che avrebbe dovuto essere diverso, che avrebbe potuto essere diverso, e che forse ha ancora qualche possibilità di essere diverso ma sta affondando e sprofondando sempre di più nelle sue perversioni. Ed è anche un film su me stesso, che sono così israeliano e che sono a mia volta colpito da tutte queste malattie e perversioni.
Il film si ispira alla vicenda di Ahed Tamimi, la Rosa Parks palestinese, che fu incarcerata a soli 17 anni per le sue proteste contro gli insediamenti israeliani.
Ma il protagonista – un regista che, cercando di girare un lungometraggio sulla giovane, andrà a scontrarsi con la censura israeliana – può essere considerato un vero e proprio alter ego di Nadav Lapid
“Bisogna rimescolare le carte – continua il regista – e un film può essere un modello per i giovani cineasti, che possono dirsi: “io sono il cinema, io sono anche il cinema, non sono qualcosa di piccolo e limitato, sono il cinema”, ed è per questo che un premio in questo festival così importante è magnifico.”
Co-prodotto tra Francia, Germania e Israele, dove ha già suscitato delle prevedibili polemiche, il film, vincitore del premio della giuria a Cannes, uscirà um Europa a settembre



[…] dalla “devastazione che si è dispiegata davanti agli occhi del mondo”. ( https://bocchescucite.org/difendere-la-dignita-e-la-presenza-del-popolo-di-gaza/ ) Mai così espliciti e rinunciando…
Grazie per il vostro coraggio Perché ci aiutate a capire. Fate sentire la voce di chi non ha voce e…
Vorrei sapere dove sarà l'incontro a Bologna ore 17, grazie
Parteciperò alla conferenza stampa presso la Fondazione Basso il 19 Mercoledì 19 febbraio. G. Grenga
Riprendo la preghiera di Michel Sabbah: "Signore...riconduci tutti all'umanità, alla giustizia e all'amore."