Secondo anno di guerra, 123° giorno (cessate-il-fuoco)
“Rialzaci, Dio nostra salvezza. Non tornerai tu forse a darci vita, perché in te gioisca il tuo popolo? Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore. Egli annunzia la pace” (Salmo 84,5.7)
E’ solo una pausa fittizia questa tregua sulla nostra terra ridotta in macerie, Signore. La vita normale sembrava riprendere a poco a poco a Gaza, ma la morte è rimasta tra le nostre case distrutte. E in Cisgiordania, la situazione peggiora di giorno in giorno.
Signore, la nostra speranza è solo in te. Da soli, così, è impossibile vivere.
Uccisioni, arresti, feriti, prigionieri, case demolite, ogni zona è chiusa e isolata.
Anche la pace è sotto assedio, Signore. La pace sembra essere molto lontana.
I nostri giorni sono nelle tue mani: liberaci dalle mani ostili dei potenti. Liberaci dal male, Signore, ascolta il nostro grido e abbi pietà di noi.
Ma tu, o Dio, non restare lontano da noi. Abbiamo tanto faticato per resistere alla morte. Vieni in nostro soccorso!
Tutti vedono, sanno e tacciono. Perché? Hanno forse paura di chi è più potente di loro? A Jenin e in tutta la West Bank hanno abbattuto le case una dopo l’altra e le potenze mondiali guardano e lasciano fare.
Tu sei il Dio giusto e grande. Ma la tua grandezza e la tua immagine, o Dio, è stata violata a Gaza: Dicono di difendersi, mentre uccidono i loro fratelli e si danno la morte, uccidendo i tuoi figli.
Signore, noi certo resteremo nella terra che tu ci hai donato. E tu riconduci tutti all’umanità, alla giustizia e all’amore.
Michel Sabbah, patriarca emerito di Gerusalemme, 6 Febbraio 2025
Tutte le preghiere quotidiane sono scaricabili dal sito www.bocchescucite.org
Riprendo la preghiera di Michel
Sabbah: “Signore…riconduci tutti all’umanità, alla giustizia e all’amore.”