Articolo pubblicato originariamente sul MSF

Dopo una settimana di bombardamenti da parte dell’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza, chiediamo a Israele di dimostrare un minimo di umanità. Non esistono luoghi sicuri a Gaza, al contrario di quanto riportato da Israele. La popolazione intrappolata rimane esposta ai bombardamenti in tutto il territorio, compreso il sud della Striscia di Gaza, dove decine di migliaia di persone si sono rifugiate a seguito dell’ultimatum per l’evacuazione.
Il corridoio umanitario di poche ore concesso dalle autorità israeliane nel nord di Gaza è appena scaduto. Esprimiamo profonda preoccupazione per coloro che non hanno la possibilità di spostarsi, come i feriti, i malati e il personale medico e che – alla luce delle dichiarazioni delle autorità militari israeliane – stanno rischiando la vita.
L’ordine imposto a quasi 1,1 milione di persone di spostarsi verso un territorio già sovrappopolato, con scarso accesso a cibo, acqua e assistenza sanitaria, è tanto assurdo quanto intollerabile. Nel sud della Striscia di Gaza l’acqua potabile scarseggia peggiorando la situazione della popolazione. Per questo chiediamo che sia immediatamente ripristinato l’accesso all’acqua potabile in quantità sufficienti.
Chiediamo, inoltre, di garantire luoghi sicuri e cessate il fuoco regolari anche nel nord della Striscia di Gaza e di garantire la possibilità, a chi lo desidera, di fuggire attraverso il valico di Rafah, senza pregiudicare il loro diritto al ritorno. Abbiamo già richiesto l’evacuazione per il nostro staff palestinese che desidera andar via.
[…] dalla “devastazione che si è dispiegata davanti agli occhi del mondo”. ( https://bocchescucite.org/difendere-la-dignita-e-la-presenza-del-popolo-di-gaza/ ) Mai così espliciti e rinunciando…
Grazie per il vostro coraggio Perché ci aiutate a capire. Fate sentire la voce di chi non ha voce e…
Vorrei sapere dove sarà l'incontro a Bologna ore 17, grazie
Parteciperò alla conferenza stampa presso la Fondazione Basso il 19 Mercoledì 19 febbraio. G. Grenga
Riprendo la preghiera di Michel Sabbah: "Signore...riconduci tutti all'umanità, alla giustizia e all'amore."