La polizia israeliana arresta l’ex legislatrice palestinese per le dichiarazioni rilasciate alla “conferenza anti-Israele”.

Articolo pubblicato originariamente su The New Arab. Traduzione a cura della redazione di Bocche Scucite

Foto di copertina: Sei agenti di polizia si sono presentati a casa di Zoabi a Nazareth, arrestandola perché era ricercata per un interrogatorio [Getty].

La polizia israeliana ha arrestato domenica l’ex legislatrice palestinese Haneen Zoabi dalla sua abitazione, con l’accusa di presunto incitamento al terrorismo per le affermazioni fatte durante una conferenza internazionale.

Secondo un avvocato del gruppo per i diritti Adalah, sei agenti di polizia si sono presentati a casa di Zoabi a Nazareth, arrestandola perché ricercata per un interrogatorio, prima di portarla in una stazione di polizia a Tiberiade.

La polizia ha dichiarato che il suo arresto era dovuto ai commenti che aveva fatto “durante un discorso a una conferenza anti-Israele all’estero”.

Hanno aggiunto che i commenti hanno suscitato il sospetto di “reati di identificazione pubblica con un’organizzazione terroristica e di incitamento ad atti di terrorismo”.

La polizia ha fatto riferimento a un evento a cui Zoabi ha partecipato lo scorso ottobre a Vienna, dove ha detto: “Non è Hamas a resistere, è il popolo palestinese. Non si può fare una distinzione tra Hamas e il popolo palestinese”.

Ha anche affermato che: “Quelli che sono entrati il 7 ottobre non sono entrati nei confini israeliani. Sono entrati nella loro terra. Sono entrati, sono andati nella loro terra”.

L’avvocato di Zoabi ha confermato di non sapere perché sia stata arrestata, aggiungendo che il suo arresto è stata un’altra mossa pubblicitaria del ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, estremista di destra, e un esempio dei suoi sforzi nel fare pressione sulla polizia per agire contro i palestinesi.

Jabreen ha definito l’arresto di Zoabi “illegale”, osservando che la polizia avrebbe potuto convocarla per un interrogatorio e non aveva bisogno di trattenerla e trasferirla in una stazione di polizia.

Il suo arresto è stato condannato anche dal partito Hadash, che ha affermato che il suo arresto è stato “inteso esclusivamente per mettere a tacere le voci che si oppongono all’occupazione e alla guerra di annientamento a Gaza”.

Il partito ha inoltre chiesto il suo rilascio e ha chiesto la fine della “persecuzione politica diretta dai discepoli di Meir Kahane”.

Non è la prima volta che Zoabi viene arrestata. Nel mese successivo all’inizio della guerra di Israele contro Gaza, è stata arrestata dalla polizia per aver organizzato una protesta contro la guerra.

Si è dimessa dalla Knesset nel 2019 dopo essere stata sospesa più di una volta per le dichiarazioni rilasciate, alle quali il comitato etico si era opposto.

Una delle dichiarazioni rilasciate, che ha fatto scattare la sua sospensione, includeva la definizione di soldati israeliani come assassini per aver bombardato aree civili e limitato gli aiuti a Gaza.

Dall’inizio della guerra di Israele contro Gaza, c’è stata una forte impennata di arresti contro i palestinesi che vivono sia in Israele che nella Cisgiordania occupata.

La polizia israeliana arresta regolarmente i palestinesi che protestano o parlano contro la guerra, che è stata definita un genocidio, tra gli altri, dal principale gruppo per i diritti Amnesty International.

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