LIBANO. Hezbollah conferma la morte del suo leader Hassan Nasrallah

Articolo pubblicato originariamente su Pagine Esteri

AGGIORNAMENTI

Sabato 28 settembre

ore 13.40

Hezbollah ha confermato l’uccisione del suo leader Hassan Nasrallah

 

ore 13

Fonti del Ministero dei trasporti libanese hanno fatto sapere che Israele ha direttamente minacciato di bombardare l’aeroporto di Beirut se vi fosse atterrato un aereo cargo iraniano. Per questo motivo il Ministero stesso avrebbe deciso di ordinare al mezzo di ritornare all’aeroporto di partenza. Secondo notizie di alcune media libanesi la minaccia israeliana sarebbe giunta direttamente alla torre di controllo attraverso un hackeraggio del sistema di comunicazione.

Il leader supremo iraniano, Ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato che gli omicidi di “donne, bambini e civili” non può indebolire la resistenza e ha chiesto ai Paesi musulmani una maggiore coesione per sostenere la causa di Hezbollah e del Libano.

Il partito sciita ha intanto fatto sapere di aver portato al termine il quinto attacco della giornata verso postazioni militari israeliane nel nord del Paese. Tel Aviv non ha diffuso notizie di danni o di feriti.

 

ore 11.00

L’esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito e ucciso Hassan Nasrallah, il capo di Hezbollah. Il movimento politico e i figli del leader smentiscono la notizia.

Il ministro dei lavori pubblici e dei trasporti del Paese ha dato ordine all’aeroporto di Beirut di impedire l’atterraggio di un aereo iraniano. Gli aerei da guerra israeliani sorvolano l’area vicina all’aeroporto di Beirut, minacciando di bombardarlo nel caso vi fossero atterraggi “sospetti”. L’esercito di Tel Aviv ha comunicato di aver sganciato ieri circa 85 bombe di una tonnellata ciascuna sui quartieri della zona vicina all’aeroporto internazionale. Continuano, in queste ore, anche gli attacchi sul Libano del sud.

 

ore 4.00

Israele bombarda senza sosta l’area meridionale di Beirut. Ordini di evacuazione continuano ad essere emanati e la popolazione della zona fugge tra il panico verso il centro della capitale o altre zone del Libano. Più di 30 attacchi aerei hanno colpito Dahiye.

Il presidente USA, Joe Biden, ha dato ordine di “rimodulare” la presenza dell’esercito degli Stati Uniti in Medioriente per aumentare l’effetto di “deterrenza”, ossia evitare e al contempo prepararsi ad agire nel caso arrivasse una potente risposta bellica da parte di Hezbollah, dell’Iran o di altre forze dell’asse.

 

Venerdì 27 settembre

ore 22.30

Il giornale Haaretz riferisce che l’esercito israeliano ha chiesto agli abitanti di Dahiye, il quartiere meridionale di Beirut, di lasciare le loro case in alcuni rioni. E’ una sorta di annuncio della prossima distruzione di quelle parti di Beirut, come nel 2006.

ore 21.45

Hezbollah in risposta al violento bombardamento israeliano a sud di Beirut ha sparato decine di razzi verso la città di Safed e Karmiel, nell’Alta Galilea.

Ore 20

La coordinatrice speciale delle Nazioni Unite per il Libano ha scritto in un post su X che la città d Beirut sta ancora tremando di paura e di panico. Fa presente anche che i massicci attacchi israeliani hanno colpito un’area densamente popolata.

Gli Stati Uniti si sono affrettati a dichiarare di non avere a che fare con l’attacco israeliano a Beirut e di non esserne stati avvisati in anticipo. Il premier Netanyahu si trovava a New York quando il bombardamento è avvenuto.

Ore 19.00

Diverse agenzie stampa che citano fonti vicine ad Hezbollah confermano che il leader del movimento sciita libanese, Hassan Nasrallah, sarebbe scampato all’attentato israeliano. Il premier israeliano Netanyahu, che oggi ha tenuto un discorso all’assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, ha terminato in anticipo la sua visita negli Stati Uniti e si sta affrettando a ritornare in Israele. È probabile che fonti (spie) dei servizi segreti abbiano dato conferma a Israele della presenza di Nasrallah nel complesso. Questo spiegherebbe il fatto che l’attacco sia avvenuto nonostante l’assenza di Netanyahu.

A Tel Aviv hanno dato ordine di aprire i rifugi. Israele attende dunque un qualche tipo di risposta da parte di Hezbollah, probabilmente più decisa di quelle dell’ultima settimana, che hanno causato qualche ferito e pochi danni.


Pagine Esteri, 27 settembre 2024 – Israele ha condotto questa sera il più violento attacco aereo contro il Libano dallo scorso 8 ottobre, distruggendo a Beirut con bombe ad alto potenziale 6 edifici che ospitavano, secondo varie fonti, il quartier generale di Hezbollah a Haret Hreik, nella periferia sud della capitale. L’attacco ha ucciso e ferito molte decine di persone e scavato crateri molto profondi.

Non è chiaro se tra le vittime ci sia anche il segretario generale del movimento sciita, Hassan Nasrallah, che tutti i media israeliani descrivono come il bersaglio del raid aereo senza precedenti. Una fonte di Hezbollah ha detto all’agenzia francese AFP che Nasrallah sarebbe salvo, lo stesso riferiscono altri media. Israele non commenta in via ufficiale.

 

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