Preghiere dalla Palestina: MORIRE IN PACE

223° giorno del secondo anno di guerra, (Dal 18 Marzo sono ripresi i bombardamenti a Gaza. In Cisgiordania e Gerusalemme Est aumenta la violenza militare e l’esercito israeliano demolisce i campi profughi)

Manda la tua luce, Signore, perché guidi i miei passi fino alla tua dimora”. (Salmo 43, 3)

Signore, siamo ormai solo in attesa di morire. Aiutaci a morire nella pace.

Hanno demolito tutto, dalle città alle scuole, dagli ospedali ai luoghi di culto. Anche le nostre vite hanno distrutto e lo dichiarano con orgoglio. Hanno pianificato il genocidio, la nostra eliminazione e la nostra morte.

Signore, mai avremmo pensato di chiederti di aiutarci a morire in pace. “Manda la tua luce” e portaci “nella tua dimora”.

Siamo nell’oscurità, a Gaza e in tutta la Palestina. Siamo tutti nella morte. Un popolo intero è stato trascinato nell’abisso della fame. Tra il ronzio ininterrotto dei droni e il grido straziante dei piccoli che chiedono un pane, attendiamo l’ora della nostra morte.

Signore, «manda la tua luce»: siamo immersi nelle tenebre della disumanità.

La Nakba del 1948 ha lentamente dato la morte al popolo palestinese, anno dopo anno, in ogni città e in ogni famiglia. Come quella famiglia di amici che mi ha affidato il suo dolore: l’altro giorno, rientrati a casa la sera, hanno trovato la loro casa occupata dai coloni e l’esercito, invece di aiutarli a rientrare in casa, ha difeso gli occupanti.

Signore, chi protegge il popolo palestinese da questi oppressori che hanno occupato la casa della nostra terra? Signore, liberaci dalla morte e dalle ingiustizie dei nostri oppressori.

Il mondo finalmente sembra aver capito che hanno distrutto tutto, ma noi, nonostante tutto, speriamo in te, Signore. Abbi pietà di noi.

Ci vogliono far scomparire, ma noi speriamo in te. Nessuno ci farà scomparire, finché sei nostro Padre. Non si contano più le migliaia di sfollati, di affamati, di gente in preda alle malattie, di morti rimasti sotto le macerie o ai bordi delle strade.

Migliaia di morti, anzi, di uccisi, sotto gli occhi del mondo. Ma sotto il tuo sguardo la nostra anima rimane al sicuro, nelle tue mani. Moriremo nella pace.

Michel Sabbah, patriarca emerito di Gerusalemme, 22 Maggio 2025

Tutte le preghiere quotidiane sono scaricabili dal sito www.bocchescucite.org

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