Articolo pubblicato originariamente su Arab News e tradotto in italiano dalla redazione di Bocche Scucite
Secondo vari resoconti, gli uomini hanno scavato un tunnel attraverso il pavimento della loro cella comune senza essere scoperti per diversi mesi e sono riusciti a eludere una guardia carceraria addormentata dopo essere usciti da un buco all’esterno della struttura. (File/AP)
Domenica 22 maggio, un tribunale israeliano ha condannato a cinque anni di carcere i sei detenuti palestinesi che a settembre scorso avevano scavato un tunnel dalla loro cella ed erano fuggiti da una struttura di massima sicurezza nella più grande evasione carceraria di questo tipo degli ultimi decenni.
L’evasione aveva scatenato una massiccia caccia all’uomo nel nord del Paese e nella Cisgiordania occupata alla ricerca degli uomini, membri di gruppi militanti palestinesi. Sono stati ricatturati giorni dopo.
L’audace evasione ha dominato i telegiornali, ha scatenato pesanti critiche al servizio carcerario israeliano e ha spinto il governo a lanciare un’inchiesta. Secondo vari resoconti, gli uomini hanno scavato un tunnel attraverso il pavimento della loro cella comune senza essere scoperti per diversi mesi e sono riusciti a eludere una guardia carceraria addormentata dopo essere usciti da un buco all’esterno della struttura.
Il giudice ha stabilito che la sentenza ha tenuto conto del fatto che l’evasione ha paralizzato la nazione per giorni, dei costi necessari per ricatturare i detenuti e del danno alla sicurezza pubblica causato dall’evasione di detenuti condannati all’ergastolo e condannati per reati gravi.
La condanna a cinque anni si aggiungerà alle pene detentive che i prigionieri stavano già scontando. Altri cinque detenuti accusati di aver aiutato gli uomini sono stati condannati ad altri quattro anni.
Israele considera tutti e sei gli evasi come terroristi. Cinque di loro appartengono al gruppo militante della Jihad islamica e quattro di loro stanno scontando l’ergastolo. Il sesto, Zakaria Zubeidi, è un membro del gruppo laico Fatah del presidente palestinese Mahmoud Abbas. Zubeidi è stato un leader militante durante la seconda rivolta palestinese all’inizio degli anni 2000 ed è ben noto in Israele sia per la sua attività militante che per la sua passione nel rilasciare interviste ai media.
I palestinesi considerano i prigionieri detenuti da Israele come eroi della loro causa nazionale e molti sui social media hanno celebrato l’evasione e organizzato manifestazioni a sostegno dei prigionieri.
[…] dalla “devastazione che si è dispiegata davanti agli occhi del mondo”. ( https://bocchescucite.org/difendere-la-dignita-e-la-presenza-del-popolo-di-gaza/ ) Mai così espliciti e rinunciando…
Grazie per il vostro coraggio Perché ci aiutate a capire. Fate sentire la voce di chi non ha voce e…
Vorrei sapere dove sarà l'incontro a Bologna ore 17, grazie
Parteciperò alla conferenza stampa presso la Fondazione Basso il 19 Mercoledì 19 febbraio. G. Grenga
Riprendo la preghiera di Michel Sabbah: "Signore...riconduci tutti all'umanità, alla giustizia e all'amore."