Articolo pubblicato originariamente sul Manifesto
Di Michele Giorgio
TERRITORI OCCUPATI. Uno era un adolescente, l’altro un manovale colpito dall’esercito israeliano nei pressi del Muro. Iniziate le consultazioni in Israele, l’incarico di formare il nuovo governo andrà al capo del blocco delle destre
Si allunga la striscia di sangue nella Cisgiordania occupata dove nelle ultime ore l’esercito israeliano ha ucciso altri due palestinesi. Uno era un lavoratore, Rafat Isa, 29 anni, ed è stato colpito mentre era vicino alla barriera di sicurezza nei pressi del villaggio di Anin, a ovest di Jenin. Ferito gravemente, il giovane è stato arrestato e portato nella vicina base militare di Salem, prima di essere consegnato alla Mezzaluna Rossa per essere trasportato all’ospedale di Jenin dove è spirato. Nel suo villaggio, Sanur, spiegano che Isa, come tanti altri manovali palestinesi, stava provando ad entrare in Israele attraverso varchi aperti nella recinzione quando sono partiti dei colpi dalle postazioni militari. All’inizio di quest’anno, l’esercito ha schierato migliaia di soldati lungo il Muro e diversi lavoratori palestinesi sono stati uccisi.
Il secondo palestinese ucciso, Mahdi Hashash, 15 anni, aveva preso parte alla mobilitazione chiamata da gruppi armati, come la Fossa dei Leoni, e da organizzazioni politiche di Nablus in risposta al previsto «pellegrinaggio» con la scorta dell’esercito organizzato nella notte tra martedì e mercoledì da centinaia di coloni e da otto parlamentari israeliani alla Tomba di Giuseppe. Hashash, secondo la versione israeliana, non sarebbe stato ucciso da spari dell’esercito ma a causa dell’esplosione prematura di un ordigno che teneva in una mano. I palestinesi smentiscono.
Il sito religioso – ritenuto da alcuni l’ultima dimora del biblico Giuseppe – si trova all’interno dell’Area A della Cisgiordania, che è sotto il completo controllo dell’Autorità nazionale palestinese (Anp). I coloni sempre più spesso chiedono di svolgervi riti e visite che innescano scontri con i palestinesi. Al «pellegrinaggio» ha partecipato anche Yossi Dagan, presidente del Consiglio regionale delle colonie israeliane della Samaria (nord della Cisgiordania). Dagan ha esortato il nuovo governo, che dovrebbe essere il più di destra della storia di Israele, a fermare quella che ha descritto come «la persecuzione dei coloni» e ad intensificare la costruzione di insediamenti ebraici nei Territori palestinesi occupati. Governo che il vincitore delle elezioni del primo novembre, Benyamin Netanyahu, dovrebbe cominciare a formare a partire da domenica prossima, quando riceverà l’incarico dal presidente Herzog.
[…] dalla “devastazione che si è dispiegata davanti agli occhi del mondo”. ( https://bocchescucite.org/difendere-la-dignita-e-la-presenza-del-popolo-di-gaza/ ) Mai così espliciti e rinunciando…
Grazie per il vostro coraggio Perché ci aiutate a capire. Fate sentire la voce di chi non ha voce e…
Vorrei sapere dove sarà l'incontro a Bologna ore 17, grazie
Parteciperò alla conferenza stampa presso la Fondazione Basso il 19 Mercoledì 19 febbraio. G. Grenga
Riprendo la preghiera di Michel Sabbah: "Signore...riconduci tutti all'umanità, alla giustizia e all'amore."