“Assalto ai bambini”: l’Unrwa condanna le incursioni israeliane nelle scuole di Gerusalemme Est

Articolo pubblicato originariamente su Common Dreams. Traduzione a cura di Beniamino Rocchetto per La zona Grigia

Giovedì, le Forze di Occupazione israeliane hanno imposto un divieto all’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati Palestinesi (UNRWA) assaltando tre scuole a Gerusalemme Est, terrorizzando bambini e personale e chiudendo le strutture, suscitando la condanna dei difensori dei diritti umani.

Secondo l’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione dei Rifugiati Palestinesi nel Vicino Oriente, le forze di sicurezza israeliane pesantemente armate hanno fatto irruzione nelle scuole del campo profughi di Shu’fat, nella Gerusalemme Est illegalmente Occupata, arrestando un dipendente dell’UNRWA e costringendo circa 550 bambini a lasciare le loro aule mentre gli invasori chiudevano le strutture.

“Di conseguenza, l’UNRWA è stata costretta a evacuare tutti i bambini delle sei scuole che gestisce a Gerusalemme Est”, ha dichiarato il Commissario Generale dell’UNRWA Philippe Lazzarini. “Ora, quasi 800 bambine e bambini, alcuni di appena 6 anni, sono rimasti traumatizzati”.

“Assaltare le scuole e costringerle a chiudere è una palese violazione del Diritto Internazionale”, ha aggiunto Lazzarini. “Queste scuole sono sedi inviolabili delle Nazioni Unite. Facendo rispettare gli ordini di chiusura emessi il mese scorso, le autorità israeliane negano ai bambini palestinesi il loro diritto fondamentale all’istruzione. Le scuole dell’UNRWA devono continuare a essere aperte per salvaguardare un’intera generazione di bambini”.

La Corte Internazionale di Giustizia, che sta anche valutando un caso di Genocidio contro Israele per l’attacco a Gaza sostenuto dagli Stati Uniti, sta valutando se il divieto imposto dal governo israeliano all’UNRWA violi il Diritto Internazionale.

Centinaia di membri del personale dell’UNRWA e i loro familiari sono stati uccisi dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza dall’ottobre 2023. Israele ha bombardato molte scuole dell’UNRWA trasformate in rifugi a Gaza, incluso un attacco aereo “a doppio colpo” di martedì contro una scuola nel campo profughi di al-Bureij, che ha ucciso almeno 30 delle oltre 2.000 persone che vi si erano rifugiate.

I funzionari dell’UNRWA accusano inoltre le forze israeliane di aver torturato i dipendenti dell’agenzia rapiti nel tentativo di estorcergli false confessioni sulla loro partecipazione all’attacco del 7 ottobre 2023. L’UNRWA e gran parte della comunità internazionale hanno condannato tali accuse come infondate.

In Cisgiordania, che comprende Gerusalemme Est, le forze israeliane hanno lanciato l’Operazione Muro di Ferro a gennaio. Israele afferma che l’invasione sta prendendo di mira i combattenti della Resistenza che risiedono principalmente nei campi profughi della Cisgiordania. Tuttavia, decine di migliaia di persone sono state costrette a lasciare le loro case a causa dell’offensiva, che ha ucciso numerosi civili.

Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (UN.OCHA), oltre 900 palestinesi, tra cui quasi 200 bambini, sono stati uccisi dalle forze israeliane in Cisgiordania dall’ottobre 2023. Gli attacchi dei coloni israeliani, talvolta coadiuvati dalle truppe israeliane, hanno inoltre ucciso, ferito, costretto allo sfollamento e terrorizzato i residenti della Cisgiordania, mentre il governo di estrema destra israeliano prosegue con i piani per sottrarre ulteriore terra ai palestinesi, sottoporli a Pulizia Etnica e aprire le porte a un’ulteriore Colonizzazione israeliana.

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