#DefendMasaferYatta: 16-19 settembre – Giornate globali d’azione per Masafer Yatta

Articolo pubblicato originariamente su Stop The Wall e tradotto all’inglese dalla redazione di Bocche Scucite

Chiediamo una mobilitazione globale dal 16 al 19 settembre in solidarietà con i palestinesi di Masafer Yatta per sostenere la loro resilienza e resistenza di fronte all’intensificazione della pulizia etnica da parte dell’Israele dell’apartheid.

Iniziamo la nostra mobilitazione il 16 settembre, 40° anniversario del massacro nei campi profughi palestinesi di Sabra e Shatila, commesso nel 1982 da una milizia fascista cristiana della Falange in Libano, sotto la diretta supervisione dell’esercito israeliano occupante dell’epoca. Dai nostri rifugiati che ancora lottano per il diritto di tornare alle loro case a quelli di noi che oggi sono minacciati dall’espulsione, i Palestinesi indigeni chiedono ovunque la fine dell’impunità israeliana.

Le Giornate globali di azione culmineranno prima dei dibattiti dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite che inizieranno il 20 settembre. Da Masafer Yatta, ci uniamo al resto della società civile palestinese per chiedere alle Nazioni Unite di indagare sull’apartheid israeliana.

Il progetto coloniale di Israele ha installato un brutale regime di apartheid per espellerci e prendere la nostra terra.

L’espulsione forzata di oltre 1.000 di noi che vivono in otto villaggi di Masafer Yatta, approvata dalla Corte Suprema israeliana nel maggio di quest’anno, sarebbe la più grande pulizia etnica di massa attuata dall’apartheid israeliana dal 1967.

Già decenni fa, l’occupazione militare israeliana ha classificato otto villaggi palestinesi di Masafer Yatta come zona di tiro militare. Le jeep militari israeliane, i carri armati, gli elicotteri, i fucili e i soldati sono liberi di sparare munizioni vere tra le case palestinesi, terrorizzando le famiglie, soprattutto i bambini. Dal 21 giugno, i villaggi di Jinba, Al-Markez e Al-Majaz sono sotto assedio permanente e sotto la minaccia dei proiettili israeliani. Senza contare gli atti quotidiani di terrore e violenza perpetrati contro palestinesi di tutte le età da gruppi di coloni ebrei-israeliani fanatici.

Come in altre società razziste, coloniali e di apartheid, negare agli oppressi e alle comunità indigene il diritto all’istruzione è un pilastro centrale nel tentativo degli oppressori di mantenere la supremazia.

Gli studenti e gli insegnanti di Masafer Yatta sono particolarmente minacciati e stanno lanciando l’allarme. Il 18 agosto, mentre gli studenti si preparavano a tornare in classe, le scuole di Jinba e Al-Fakheet, due importanti scuole di Masafer Yatta, hanno ricevuto ordini di demolizione dalle autorità di occupazione israeliane. Hanno anche impedito a studenti e insegnanti di raggiungere le loro scuole. Hanno confiscato le auto che trasportavano gli insegnanti a scuola, hanno intimidito violentemente studenti e insegnanti e hanno interrotto le lezioni per ore ogni giorno.

Tutto ciò si aggiunge ad altre pratiche e politiche di apartheid, tra cui la demolizione di case, l’apartheid idrica e il continuo furto di terra.

Uniamoci per difendere Masafer Yatta. #DefendMasaferYatta

Unitevi alla crescente richiesta che le Nazioni Unite agiscano per smantellare l’apartheid israeliana.

Durante le Giornate globali d’azione, facciamo sapere alle Nazioni Unite che è giunto il momento di ritenere Israele responsabile, di riattivare i suoi meccanismi anti-apartheid e di imporre sanzioni legittime e mirate, come ha fatto per porre fine all’apartheid in Sudafrica.

Dal 16 al 19 settembre, prendiamo esempio dai palestinesi che protestano a Masafer Yatta, organizziamo e raggiungiamo tutti gli studenti e i sindacati degli insegnanti per difendere le scuole e l’istruzione a Masafer Yatta e chiedere la fine dell’apartheid, del colonialismo e dell’occupazione militare israeliana:

Organizzate/partecipate a proteste, veglie e raduni in tutto il mondo e gridate #UNinvestigateApartheid.

Ispiratevi a Masafer Yatta e costruite una tenda di solidarietà nelle vostre città.
Unitevi alle tempeste dei social media e usate gli hashtag #DefendMasaferYatta e #UNinvestigateApartheid.

Fate pressione sui governi e sui parlamenti affinché intervengano, anche con sanzioni legittime e mirate ed embarghi di sicurezza militare, e chiedete conto a coloro che sono complici dell’apartheid israeliano.

Rafforzare e costruire campagne BDS per far sì che le aziende e le istituzioni che permettono l’apartheid israeliano rispondano della loro complicità. Scopri come costruire campagne BDS a sostegno di Masafer Yatta qui.

Lasciatevi ispirare dalla sumud [resilienza] dei residenti di Al-Fakheet, Al-Markez e Al-Tuwani, che hanno ricostruito le loro case dopo che i bulldozer israeliani le hanno ridotte in macerie più volte dall’inizio del 2022, e degli studenti e degli insegnanti che sfidano la repressione, determinati a costruire un futuro di libertà, giustizia e uguaglianza.

Vi preghiamo di comunicarci tutte le richieste e le azioni che intendete organizzare su endethniccleansing@riseup.net.

Firmatari:

Youth of Sumud

Defend Masafer Yatta committee

Palestinian Grassroots Anti-Apartheid Wall Campaign (Stop the Wall)

Popular Struggle Coordination Committee (PSCC)

BDS National committee (BNC)

Palestine New Federation of Trade Unions

The Land Defense Coalition

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *