Articolo pubblicato originariamente su Global Sumud Flotilla. Traduzione a cura di Veronica Bianchini, per Bocche Scucite
IN ROTTA PER GAZA
CHI PARTECIPA AL MOVIMENTO
I coordinatori, gli organizzatori e gli attivisti di Maghreb Sumud Flotilla, Freedom Flotilla Coalition, Global Movement to Gaza e Sumud Nusantara si sono uniti per uno scopo comune: rompere via mare l’assedio illegale a Gaza, aprire un corridoio umanitario e fermare il genocidio della popolazione palestinese che continua a consumarsi davanti ai nostri occhi. Questa estate decine di imbarcazioni, piccole e grandi, salperanno dai porti di tutto il mondo per raggiungere Gaza. Insieme coordineremo la più grande flottiglia umanitaria della storia.
Global Movement to Gaza
Movimento dal basso, precedentemente noto come Global March to Gaza, che organizza azioni globali di solidarietà per sostenere Gaza e rompere l’assedio.
Freedom Flotilla Coalition
Movimento di solidarietà dal basso che organizza missioni marittime internazionali per rompere il blocco di Gaza con proteste pacifiche.
Maghreb Sumud Flotilla
Associazione nordafricana, precedentemente nota come Sumud Convoy, che organizza missioni di solidarietà per portare aiuti e sostegno alle comunità palestinesi.
Sumud Nusantara
Convoglio umanitario, con sede in Malesia e altri 8 Paesi, che si ispira al sumud (resilienza) palestinese con l’obiettivo di rompere il blocco imposto a Gaza.
CHI SIAMO
Siamo una coalizione di persone comuni – organizzatori, operatori umanitari, medici, artisti, religiosi, avvocati e naviganti – che credono nella dignità umana e nella forza dell’azione nonviolenta.
A giugno abbiamo lanciato una mobilitazione coordinata a livello mondiale con azioni di terra, in mare e nell’aria. In estate torniamo con una strategia unitaria: un obiettivo unico e un coordinamento internazionale mai sperimentato in precedenza.
La nostra iniziativa si fonda sull’esperienza di decenni di resistenza palestinese e di solidarietà internazionale. Anche se abbiamo nazionalità, credi religiosi e ideali politici diversi, c’è una sola certezza che ci unisce: l’assedio e il genocidio devono finire.
Siamo indipendenti, internazionali e liberi da affiliazioni a qualsiasi governo o partito politico. Crediamo nella giustizia, nella libertà e nella sacralità della vita umana.
Cos’è la Global Sumud Flotilla?
La Global Sumud Flotilla è una flottiglia civile coordinata e nonviolenta composta principalmente da piccole imbarcazioni che salpano da diversi porti del Mediterraneo per rompere l’assedio illegale imposto a Gaza dall’occupazione israeliana. È una coal izione variegata che riunisce diverse organizzazioni internazionali tra le quali alcune che sono state coinvolte in precedenti iniziative via terra e via mare, come Maghreb Sumud Flotilla, Freedom Flotilla Coalition e la Marcia globale per Gaza (Global March for Gaza). Ogni imbarcazione è una comunità che rifiuta di tacere di fronte al genocidio.
Perché una rotta marittima? Perché non inviare aiuti via terra?
L’occupante israeliano impone un assedio totale, per terra, mare e aria, tagliando fuori intenzionalmente Gaza dal resto del mondo. Le rotte terrestri sono completamente bloccate o rigidamente controllate dalle forze di occupazione israeliane e dalla Gaza Humanitarian Foundation (GHF), una organizzazione sostenuta e finanziata dagli Stati Uniti. Gli aiuti sono spesso soggetti a ritardi e restrizioni o sono trasformati in trappole mortali. Agendo via mare, possiamo aggirare questi sistemi e affrontare direttamente il blocco. Le imbarcazioni non si limitano a trasportare aiuti umanitari, ma portano con loro un messaggio: l’assedio deve finire.
È rischioso? Le imbarcazioni saranno attaccate?
Ci sono dei rischi, ma il vero pericolo è quello di permettere a Israele e ai suoi alleati di commettere impunemente un genocidio. Israele ha più volte usato la forza contro le flottiglie umanitarie, ma l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale sulla missione può contribuire a cambiare le sue politiche. Grazie al coordinamento globale, alla preparazione giuridica e alla formazione degli equipaggi, miriamo ad accrescere il costo politico di qualsiasi aggressione. I partecipanti saranno selezionati con cura, addestrati alla nonviolenza e preparati sulla sicurezza. I rischi che ci aspettano sono limitati rispetto a ciò che i palestinesi subiscono ogni giorno: fame, sfollamenti forzati e bombardamenti.
Che tipo di imbarcazioni vengono utilizzate?
Per lo più imbarcazioni di piccole e medie dimensioni, come la Madleen, più adatte dal punto di vista legale, più facili da gestire e più difficili da bloccare. Ogni imbarcazione è soggetta alla supervisione di una delegazione regionale e può contare sul supporto legale, nautico e logistico della coalizione di flottiglie.
Posso partecipare? Quali ruoli sono necessari?
Sì. Puoi candidarti per partecipare a una delegazione di imbarcazioni, diventare membro dell’equipaggio se hai esperienza di navigazione, effettuare una donazione per finanziare le imbarcazioni e gli aiuti umanitari, entrare a far parte delle squadre di attivisti a terra che organizzano azioni di sensibilizzazione, migliorando la visibilità della missione, o infine coordinare un’azione di solidarietà nella città o nel porto dove risiedi. Ogni aiuto conta, in mare come a terra.
Si tratta di azioni legali? Le imbarcazioni saranno fermate dalle autorità?
Sì, l’azione è legale ai sensi del diritto internazionale. Il blocco di Gaza da parte degli occupanti israeliani costituisce una punizione collettiva nonché una violazione delle Convenzioni di Ginevra. Le imbarcazioni civili che trasportano aiuti umanitari, o che partecipano a proteste pacifiche in acque internazionali, sono protette dal diritto marittimo.
Perché non usare poche imbarcazioni di grandi dimensioni?
Le navi di grandi dimensioni sono costose e più soggette ai vincoli burocratici, oltre a richiedere tempi lunghi per la preparazione e l’utilizzo. Il nostro modello decentralizzato, che prevede il ricorso a centinaia di piccole imbarcazioni, crea un clima di resilienza, distribuisce le responsabilità tra più soggetti e rafforza la leadership dei movimenti popolari. Siamo aperti alla collaborazione con imbarcazioni di grandi dimensione che dovessero rendersi disponibili e siano in linea con gli obiettivi della nostra missione, ma la nostra vera forza risiede nelle dimensioni, nella velocità e nella strategia del nostro progetto.

[…] dalla “devastazione che si è dispiegata davanti agli occhi del mondo”. ( https://bocchescucite.org/difendere-la-dignita-e-la-presenza-del-popolo-di-gaza/ ) Mai così espliciti e rinunciando…
Grazie per il vostro coraggio Perché ci aiutate a capire. Fate sentire la voce di chi non ha voce e…
Vorrei sapere dove sarà l'incontro a Bologna ore 17, grazie
Parteciperò alla conferenza stampa presso la Fondazione Basso il 19 Mercoledì 19 febbraio. G. Grenga
Riprendo la preghiera di Michel Sabbah: "Signore...riconduci tutti all'umanità, alla giustizia e all'amore."