L’Iran prende di mira l’unità 8200 israeliana vicino a Tel Aviv

Articolo pubblicato originariamente su The Cradle. Traduzione a cura della Zona Grigia

Una forte censura mediatica israeliana è stata imposta sui siti colpiti dai missili balistici iraniani

Il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) dell’Iran ha annunciato che, il 17 giugno, missili balistici iraniani hanno preso di mira l’Unità 8200 di Spionaggio Militare israeliana presso la base di Glilot vicino a Tel Aviv, nell’ambito della nona fase dell’Operazione “Vera Promessa 3”.

“Nelle prime ore di oggi, martedì 17 giugno, i caccia della Forza Aerospaziale dell’IRGC, in un’operazione mirata all’impatto, nonostante la presenza di sistemi di difesa altamente avanzati, hanno colpito il centro di spionaggio militare del Regime Sionista noto come Aman e il centro per la pianificazione delle operazioni terroristiche e delle scelleratezze del Regime Sionista (Mossad) a Tel Aviv, e questo centro è attualmente in fiamme”, ha dichiarato l’IRGC in un comunicato.

Diversi impatti si sono verificati nell’area di Herzliya, nel distretto di Tel Aviv. Un autobus è stato dato alle fiamme e un edificio di otto piani è stato danneggiato, secondo il sito di notizie ebraico Ynet.

Riprese video hanno catturato il momento in cui diversi missili hanno colpito l’area, causando grandi esplosioni.

I media israeliani hanno riferito che la censura militare ha imposto un oscuramento sulla zona colpita dai missili iraniani nell’area di Glilot, un sobborgo di Tel Aviv precedentemente preso di mira da Hezbollah.

L’area di Glilot ospita il quartier generale del Mossad, così come diverse altre unità chiave dello spionaggio israeliano, tra cui l’Unità 8200, nota anche come Aman.

I rapporti ebraici hanno anche riferito che un magazzino o una struttura logistica utilizzata dall’Unità 8200 è stato preso di mira.

Gli utenti internet hanno geolocalizzato i siti di impatto nell’area di Glilot utilizzando immagini satellitari e indicatori visivi tratti da filmati girati poco dopo gli attacchi. Le coordinate indicano che diversi missili sono caduti in prossimità delle presunte strutture del Mossad, ma non direttamente su di esse.

Israele ha imposto una rigida censura mediatica, vietando la pubblicazione di informazioni e filmati relativi ai siti di impatto dei missili balistici iraniani.

Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione islamica ha annunciato il 16 giugno di aver lanciato la nona fase dell’Operazione Vera Promessa 3 in risposta alla brutale guerra lanciata da Israele contro l’Iran il 13 giugno, sostenuta dagli Stati Uniti.

Ha affermato di voler intensificare i suoi attacchi contro Israele nelle prossime ore.

I recenti attacchi con missili balistici contro Israele hanno causato distruzioni senza precedenti a Tel Aviv e Haifa. Decine di persone sono state uccise e centinaia sono rimaste ferite.

Anche droni iraniani si sono infiltrati costantemente nello spazio aereo israeliano nelle ultime ore.

Nel frattempo, Israele ha continuato a lanciare attacchi mortali contro l’Iran. Oltre 224 iraniani sono stati uccisi, tra cui almeno 45 donne e bambini.

Un denso fumo è stato visto alzarsi sulla città iraniana nordoccidentale di Tabriz a seguito di un’esplosione avvenuta intorno alle 8:45 ora locale, secondo l’agenzia di stampa Mehr.

L’emittente ha condiviso il video dell’incidente sul suo canale Telegram, ma non sono stati ancora rilasciati ulteriori dettagli.

Lunedì, l’aviazione israeliana ha bombardato la sede centrale della Società di Teleradiodiffusione della Repubblica islamica dell’Iran, l’emittente nazionale del Paese, durante una trasmissione in diretta.

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