Muore l’afro-palestinese Fatima Bernawi, la prima prigioniera donna di Israele

Articolo pubblicato originariamente su English Al-araby

È morta una famosa combattente palestinese, imprigionata per circa 10 anni da Israele.
La prima donna palestinese mai detenuta da Israele è deceduta giovedì in Egitto.

La combattente afro-palestinese Fatima Bernawi è stata compianta dai palestinesi sui social media dopo che la notizia della sua morte è stata resa pubblica.

“Addio Fatima Barnawi. La figlia di Gerusalemme e la grande combattente, la prima a cercare libertà e dignità e a rifiutare la sconfitta”, ha scritto la scrittrice e attivista palestinese Aisheh Odeh in un post su Facebook.

“È stata la prima prigioniera palestinese dopo la sconfitta del 1967 [Guerra dei Sei Giorni] del secolo scorso, e si è trasformata in un faro per noi, per guidarci sulla strada della lotta. Le mie condoglianze al nostro popolo in lotta e a tutti i combattenti, uomini e donne”, ha aggiunto Odeh.
Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha dato istruzioni alla sua ambasciata al Cairo di prendere tutte le misure necessarie per il funerale di Bernawi.

Nata a Gerusalemme nel 1939, Bernawi era figlia di padre nigeriano e madre giordano-palestinese. Dopo aver lasciato la città, la sua famiglia tornò a Gerusalemme nel 1960 e si stabilì nel quartiere africano della città.

A 18 anni si unì al Movimento Fatah – seguendo le orme del padre che partecipò alla rivolta araba del 1936 in Palestina – e fu una combattente attiva durante il Movimento per la libertà palestinese della metà degli anni Sessanta.

Arrestata per un decennio, è stata rilasciata l’11 novembre 1979, quando è stata poi esiliata, prima di tornare nella Striscia di Gaza nel 1994 e guidare la forza di polizia femminile.

Nel 2015 ha ricevuto da Mahmoud Abbas l’Ordine Militare della Stella d’Onore.

 

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