Dal quattrocentodecimo o al quattrocentododicesimo giorno della guerra genocida contro Gaza
La testimonianza di Zainab Al Ghonaimy, da Gaza sotto bombardamento e assedio
Dal quarantacinquesimo al quarantasettesimo giorno del secondo anno di guerra genocida contro Gaza, 19 – 21 novembre 2024
La gente nella Striscia di Gaza e le devastazioni dell’inverno e della pioggia
Per il secondo anno consecutivo arriva l’inverno mentre la Striscia di Gaza sta annegando sotto il giogo dell’aggressione sionista. Diciamo ancora una volta che questa pioggia non è più una benedizione, ma piuttosto una maledizione per le persone assediate qui. Dal lontano passato, cioè più di un anno fa, fino all’inizio dell’aggressione sionista nell’ottobre 2023, c’è un’enorme differenza nel rapporto con la stagione invernale.
Nel passato eravamo felici quando cadevano i primi acquazzoni, oggi abbiamo paura non appena notiamo una nuvola nera che porta pioggia nel cielo. Nel passato i bambini giocavano sotto la pioggia e si spruzzavano. Oggi quelli che sono rimasti tremano e non hanno vestiti caldi o pareti per proteggersi dal freddo. Dormono all’aperto, con le tende sommerse nell’acqua, dopo che i missili e le bombe sionisti-americani hanno distrutto le loro case e loro hanno perso i loro averi sotto le macerie, insieme a molti membri della loro famiglia.
Un tempo la gente si affrettava a prepararsi alla stagione delle piogge, e i mercati gremivano di donne e uomini per comprare vestiti caldi, supplire alla carenza di tappetini, riparare dispositivi di riscaldamento e acquistare le scorte alimentari necessarie, salvia e camomilla per bevande calde, e lenticchie, vermicelli, maftool, ed altri alimenti per la cucina invernale, insieme ad altre preparazioni necessarie per accogliere la stagione invernale. Oggi le persone sono piene di tristezza e ansia a causa dell’assedio imposto dal governo di guerra sionista, poiché la maggior parte di questi bisogni sono tagliati fuori dai mercati e, se qualcosa è disponibile, è molto costoso. Allo stesso modo, le donne e gli uomini sfollati vivono in condizioni estremamente miserabili, poiché non hanno vestiti caldi, coperte o dispositivi di riscaldamento, nemmeno pezzi di stuoia da poter stendere nella tenda, nella stanza del centro di accoglienza, o nelle case semidistrutte in cui alloggiano.
La mia amica, dopo che le ho chiesto delle sue condizioni il primo giorno di pioggia, mi ha risposto :”Dalla prima pioggia, la mia tenda è affondata”. I miei colleghi e colleghi mi hanno aiutato affrontando mettendo un parasole sul tetto della tenda. Poi lei ha riso sarcasticamente e ha detto: “Ora ho il riscaldamento centralizzato”.
Nel passato, la pioggia lavava via la polvere dai marciapiedi e dai muri degli edifici. Oggi, a causa della distruzione delle ruspe inflitte dall’esercito sionista sui marciapiedi e sulle infrastrutture, le strade si stanno allagando anche con piccoli scrosci di pioggia dovuti al mescolamento con acque nere. L’acqua porta via anche i sacchi della spazzatura sparsi nei vicoli, oltre al fango che impedisce il movimento dei pedoni, e alla terra che viene sparsa sui ciclisti. Ieri ho visto uno che aveva il cappotto pieno di schizzi di fango da dietro e ho chiesto alla persona che era con me: “Come è arrivato il fango al bavero del cappotto?”. Lui ha detto: “A causa delle ruote della bicicletta”. Ciò significa che anche il principale mezzo di trasporto oggi è diventato difficile da usare, può sporcare e scivolare più di quanto sia utile.
A seguito della distruzione che ha colpito la struttura economica della Striscia di Gaza, la principale risorsa per soddisfare i bisogni è purtroppo diventata l’aiuto fornito dalle istituzioni internazionali, che non possono salvare i due milioni di persone che vivono nella Striscia da questa amara realtà, poiché gli aiuti alimentari non sono sufficienti per sfamare la popolazione, né in quantità né in alcun modo, gli altri materiali di aiuto non sono sufficienti a soddisfare le esigenze logistiche di carburante, energia, tende, vestiario, ecc., soprattutto di fronte al dilagare della manomissione degli aiuti che arrivano, al furto da parte di ladri e banditi appoggiati dall’esercito sionista, per poi rivevenderli nei mercati a prezzi esorbitanti.
Non c’è dubbio che la continuazione dell’aggressione sionista in tutte le sue forme di uccisione, distruzione e assedio aggraverà ulteriormente questa realtà, ma nonostante il recente veto americano alla risoluzione che chiede la fine dell’aggressione sionista contro la Striscia di Gaza, le persone sperano che questa aggressione venga fermata e che ciò avvenga prima della fine dell’inverno, in modo che le persone possano andare avanti per costruire una vita migliore.
Faccio mia la Preghiera del patriarca di Gerusalemme, sperando che le sue parole vengano ascoltate e accolte.
Senza parole. Siamo tutti responsabili....se c'è ne laviamo le mani....complici!
Signore Padre d'amore, ti prego ascolta il grido di dolore di tutte queste anime innocenti che stamno pagando con la…
Una preghiera
Mi è insopportabile la morte di un solo bambino, di una sola donna, di un solo uomo, tanto più se…