Preghiera di M. Sabbah: non hanno più pane

Michel Sabbah, patriarca emerito di Gerusalemme, 25 Ottobre 2023

La guerra sarà lunga. Giorno 18.

«Signore, ci hai nutrito con il pane delle lacrime,

ci hai abbeverato con lacrime senza misura” (Sal 76,6)

Ancora la guerra. Si dice che sarà lunga. Mesi. Gli uomini non la fermano ma tu, Signore, chinati su di noi e guarda questa umanità

Signore, abbi pietà. Non lasciare gli uomini alla loro libertà. Non sanno come usarla. Vedi, seminano la morte e troppo sangue continua a scorrere senza fine.

Ovunque ci sono macerie. E i vivi, tra le macerie, chiedono del pane ma non si trovi nessuno che lo dia a loro.

E il mondo assiste e pur vede: solo qualche camion per milioni di persone ridotte alla fame e ospedali senza energia elettrica e moltitudini che vagano da nord a sud della Striscia sigillata. E i bombardamenti senza sosta.

Signore, solo tu puoi darci la vita. Signore, non hanno più pane.

Dalle alture, il Signore s’è chinato.

dal Cielo guarda la terra per ascoltare il lamento dei prigionieri

e liberare coloro che dovevano morire (Sal 101/102, 20-21)

Signore, siano liberati gli ostaggi, e illumina tu i cuori di quelli che fanno la guerra, affinché vedano te nei loro fratelli e diventano artefici di giustizia e di pace.

Ti supplichiamo: ascolta tu le grida della gente che salgono al Cielo.

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