Duecentonovantunesimo, duecentonovantaduesimo, duecentonovantatresimo e duecentonovantaquattresimo giorno della guerra genocida contro Gaza, 23-26 luglio 2024
La testimonianza di Zainab Al Ghonaimy, da Gaza sotto bombardamento e assedio
I sogni delle persone nella Striscia di Gaza si concentrano sul rimanere in vita e sul tornare nelle proprie terre
Come al solito, da molti giorni, le persone in tutta la Striscia di Gaza sono preoccupate dalle aspettative su ciò che potrebbe accadere domani o dopodomani, a seguito delle notizie sull’accordo nazionale palestinese in Cina e la visita di Netanyahu in America. La gente si aspetta che l’aggressione sionista finisca, o almeno che si avveri una tregua, così da poter tirare un piccolo sospiro di sollievo. Allo stesso tempo, ci sono dubbi sul prolungamento di questa aggressione vista la realtà attuale, che è diventata una guerra di logoramento di durata indefinita. L’obiettivo del nemico è chiarissimo: scommettere su più tempo e infliggere ancora più perdite umane, perdite che ad oggi hanno superato tutte le precedenti aggressioni sioniste. Il numero dei martiri e dei dispersi ha superato i cinquantamila, mentre il numero dei feriti ha superato i novantamila.
Nonostante ciò, le persone continuano a basare i loro sogni sulla possibilità di porre fine all’aggressione. Un amico mi ha detto durante la sua visita al mio ufficio: “Pensi che la guerra finirà presto? Tutti vedono la morte con i propri occhi ogni giorno”. ed io :”Presto? Non credo, ma prima o poi finirà”. Allora il suo collega sfollato dal nord alla città di Gaza ha aggiunto: “La nostra storia non ha fine ed è lunga. Ma spero di continuare a vivere e tornare nella nostra terra. È vero che le nostre case sono state distrutte, ma possiamo montare una tenda e viverci”, anche se purtroppo una delle tattiche di questa aggressione sono i bombardamenti delle tende ed appicciarle in fiamme. Quindi, il nemico non esiterà a inseguire le persone, anche nelle tende.
Le persone sono perennemente alla ricerca di soddisfare i bisogni primari necessari per rimanere in vita e in salute. A Gaza City le cose sono un po’ diverse rispetto al sud. A Gaza City e al suo nord, tutte le persone si lamentano della mancanza di cibo. Frutta e verdura, carne, latte, uova, cioccolata e biscotti non sono più disponibili, oltre alla carenza di medicine , acqua e di tante altre cose e il loro elevatissimo costo.
La mia collega, addolorata per la morte della sorella malata per mancanza di medicine, mi ha detto piangendo, amaramente: “Perché, professoressa? Non moriamo solo per i bombardamenti e per le case che cadono sulle teste dei proprietari, ma anche dalla mancanza di medicine? Per quanto tempo ancora avremo bisogno di scappare solo per restare in vita? Cos’è questa vita?”. Sua sorella era rimasta intrappolata con la sua famiglia nel quartiere di Tal al-Hawa per tre settimane – durante la recente invasione di terra – non potevano uscire per cercare le sue medicine, la cui mancanza ha portati le sue vene a seccarsi e a morire di colpo.
Nel Sud, molte malattie e allergie cutanee si sono diffuse nei campi profughi, a causa della limitata disponibilità di acqua e di materiali per l’igiene personale e domestica, oltre ai prezzi estremamente elevati di alcuni materiali di prima necessità.
Le persone nella Striscia di Gaza dormono nella speranza che arrivi il mattino e siano vive, e non scommettono più sulla fine di questa insidiosa aggressione, perché sanno benissimo che il nemico, per raggiungere i suoi obiettivi, esegue tutti i brutali omicidi e non si sottometterà ad alcun accordo se non con la forza, e credono anche che verrà il giorno in cui finirà questa brutale aggressione.
Faccio mia la Preghiera del patriarca di Gerusalemme, sperando che le sue parole vengano ascoltate e accolte.
Senza parole. Siamo tutti responsabili....se c'è ne laviamo le mani....complici!
Signore Padre d'amore, ti prego ascolta il grido di dolore di tutte queste anime innocenti che stamno pagando con la…
Una preghiera
Mi è insopportabile la morte di un solo bambino, di una sola donna, di un solo uomo, tanto più se…