Articolo pubblicato originariamente su Pagine Esteri
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Questa mattina il ministero della sanità di Gaza ha comunicato che 256 palestinesi sono stati uccisi e 1.788 feriti nella sola giornata di ieri dai bombardamenti aerei israeliani. Tra le vittime anche 20 bambini. Da parte sua Israele ha aggiornato a circa 1400 i morti dell’attacco israeliano di una settimana fa e indicato ufficialmente in 120 i cittadini israeliani prigionieri a Gaza.
Non è partita l’offensiva di terra ma nella notte unità dell’esercito israeliano hanno condotto “missioni locali” all’interno di Gaza, in un caso per recuperare i corpi di dispersi. L’attacco potrebbe però scattare in qualsiasi momento dopo l’ultimatum a lasciare entro 24 ore le loro case che Israele ha lanciato giovedì notte ad oltre un milione e centomila palestinesi che vivono nel nord della Striscia di Gaza. Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha di nuovo chiesto allo Stato ebraico di revocare l’ultimatum per le conseguenze che ha per i civili palestinesi.
Al momento non è chiaro quanti hanno abbandonato le loro abitazioni. Decine di migliaia l’hanno fatto. Ma tanti altri no perché non hanno i mezzi per farlo o perché dichiarano di non voler sottostare alle intimazioni dell’esercito israeliano. Contro lo sfollamento si dichiara anche il presidente palestinese Mahmoud Abbas. Pesa, inoltre, il problema del trasporto degli ammalati e dei feriti più gravi ora in ospedale in un territorio devastato dai raid aerei senza elettricità e carburante per il blocco totale proclamato da Israele e in cui ora scarseggia l’acqua potabile. Medici senza fontiere, che opera nell’ospedale Al Awda a nord di Gaza, ha condannato con forza l’ultimatum giunto da Israele,
Proseguono intanto i lanci di razzi da Gaza verso il sud e il centro di Israele e si teme una escalation in Cisgiordania dove nella notte sono stati arrestati militanti e dirigenti di Hamas. Ieri, nel Giorno di Rabbia gli spari di soldati e coloni israeliani hanno ucciso 16 palestinesi
[…] dalla “devastazione che si è dispiegata davanti agli occhi del mondo”. ( https://bocchescucite.org/difendere-la-dignita-e-la-presenza-del-popolo-di-gaza/ ) Mai così espliciti e rinunciando…
Grazie per il vostro coraggio Perché ci aiutate a capire. Fate sentire la voce di chi non ha voce e…
Vorrei sapere dove sarà l'incontro a Bologna ore 17, grazie
Parteciperò alla conferenza stampa presso la Fondazione Basso il 19 Mercoledì 19 febbraio. G. Grenga
Riprendo la preghiera di Michel Sabbah: "Signore...riconduci tutti all'umanità, alla giustizia e all'amore."