17 luglio 2024. 285° giorno di guerra.
“Signore, sono sull’orlo della morte.
Mi hanno gettato nella caverna più fonda.
Nel dolore si spengono i miei occhi.
Tutto il girono tendo verso si te le mie mani
e continuo a chiamarti: “Fino a quando?”
(Salmo 88, 4-5.10)
In questa guerra, oltre alla morte, oltre alla distruzione, hanno arrestato migliaia di palestinesi di cui non di sa più nulla.
Signore, gli uomini hanno dimenticato ciò che sono tuoi figli, creati a tua immagine, capaci di amare. Chiamati a soccorrere i fratelli, a sfamarli, non a torturarli.
“Signore, sono sull’orlo della morte”.
Sono ventunomila i prigionieri nelle carceri dove si umilia l’uomo con ogni sorta di violenza.
“Mi hanno gettato nella caverna più fonda”.
Restituisci tu, Signore, l’umanità ai responsabili della decisione di torturare.
Restituisci tu la vita a chi ha perso ogni dignità, senza la minima assistenza.
Restituisci tu, Signore, la libertà alle migliaia di prigionieri.
“Tutto il giorno tendo verso di te le mie mani”
Quante migliaia di mani tese in attesa di un pezzo di pane.
Mani che cercano farina e mani che uccidono.
Mani che demoliscono e demoliscono di nuovo. Uccidono e tornano per uccidere.
Impediscono agli aiuti di sfamare la gente e di nuovo li lasciano morire di fame.
È troppo Signore.
Non abbandonarci alla follia degli uomini.
“E continuo a chiamarti: “Fino a quando?”
Michel Sabbah, patriarca emerito di Gerusalemme, 17 Luglio 2024
Tutte le preghiere di mons. Sabbah sono scaricabili dal sito www.bocchescucite.org
Faccio mia la Preghiera del patriarca di Gerusalemme, sperando che le sue parole vengano ascoltate e accolte.
Senza parole. Siamo tutti responsabili....se c'è ne laviamo le mani....complici!
Signore Padre d'amore, ti prego ascolta il grido di dolore di tutte queste anime innocenti che stamno pagando con la…
Una preghiera
Mi è insopportabile la morte di un solo bambino, di una sola donna, di un solo uomo, tanto più se…