Articolo pubblicato originariamente su PHR e tradotto dall’inglese dalla redazione di Bocche Scucite
Il nuovo rapporto di Physicians for Human Rights – Israel indaga a fondo sulle condizioni di incarcerazione dei palestinesi dall’attuazione delle misure di “blocco” dopo l’inizio della guerra. Il rapporto esplora ampiamente le restrizioni e le violazioni sistematiche dei diritti dei palestinesi sotto custodia israeliana.
Dal 7 ottobre, ogni parvenza di moderazione è stata messa da parte per quanto riguarda il trattamento dei palestinesi nelle strutture di incarcerazione e detenzione israeliane. Sparizioni forzate, torture e gravi violazioni dei diritti umani, in particolare in termini di salute, sono ormai insite nelle pratiche e nelle politiche degli organi di sicurezza israeliani responsabili dei palestinesi in custodia. Queste azioni hanno raccolto sostegno e, a volte, sono state esplicitamente richieste dagli schieramenti politici. Contemporaneamente, il sistema giudiziario ha permesso che queste palesi deviazioni dagli standard professionali ed etici persistessero senza alcun intervento.
L’ultimo rapporto del PHRI, intitolato “Violazione sistematica dei diritti umani: The Imprisonment Conditions of Palestinians in Israel Since October 7th”, indaga a fondo sulle condizioni di detenzione dei palestinesi dall’attuazione delle misure di “blocco” dopo l’inizio della guerra. Il documento esplora ampiamente le restrizioni e le violazioni sistematiche dei diritti dei palestinesi sotto custodia israeliana.
Inoltre, chiediamo il rilascio di tutti i palestinesi detenuti senza giustificazione legale dall’inizio della guerra e la completa cessazione di ogni forma di tortura e abuso. Inoltre, alla Croce Rossa e ad altre organizzazioni per i diritti umani deve essere concesso l’accesso per visitare i palestinesi nelle carceri e deve essere condotta un’indagine completa e imparziale sulle morti dei palestinesi in custodia.
Il numero di palestinesi detenuti dal Servizio carcerario israeliano (IPS) è passato da circa 5.500 prima della guerra a circa 9.000 a gennaio 2024, comprese decine di minori e donne. Quasi un terzo dei detenuti è sottoposto a detenzione amministrativa. Inoltre, l’esercito ha arrestato centinaia di residenti di Gaza senza fornire alcuna informazione, anche a distanza di quattro mesi, sul loro benessere, sulla loro posizione e sulle condizioni della loro detenzione.
Dal 7 ottobre e dalla guerra che ne è seguita, sia l’IPS che l’esercito hanno attuato politiche di punizione arbitraria, violando sistematicamente i diritti dei palestinesi detenuti, compreso il rifiuto di accedere a cure mediche adeguate. Queste politiche sono un’estensione diretta degli sforzi legislativi guidati dal ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir prima del 7 ottobre, che miravano a peggiorare le condizioni di detenzione dei palestinesi nelle carceri israeliane. Gli incidenti di morte in carcere degli ultimi mesi sottolineano il grado di negligenza, maltrattamento e violenza.
Gli incidenti di morte in custodia negli ultimi mesi sottolineano il grado di negligenza, maltrattamento e violenza. Sei palestinesi sono morti tra ottobre e novembre e purtroppo altri due sono morti dopo la stesura del rapporto.
Gli sforzi per spingere i tribunali israeliani a intervenire e prevenire la sistematica inosservanza di standard ragionevoli di incarcerazione sono stati finora infruttuosi. Allo stesso modo, anche gli sforzi per incoraggiare la comunità medica a salvaguardare il diritto a cure adeguate sono falliti. Di conseguenza, le politiche vendicative di Israele e le misure punitive non ufficiali nelle carceri continuano – senza controllo e senza contestazioni.
Faccio mia la Preghiera del patriarca di Gerusalemme, sperando che le sue parole vengano ascoltate e accolte.
Senza parole. Siamo tutti responsabili....se c'è ne laviamo le mani....complici!
Signore Padre d'amore, ti prego ascolta il grido di dolore di tutte queste anime innocenti che stamno pagando con la…
Una preghiera
Mi è insopportabile la morte di un solo bambino, di una sola donna, di un solo uomo, tanto più se…