Voci da Gaza: 14 – 27 settembre 2024

La testimonianza di Zainab

Dal trecentoquarantaquattresimo al trecentocinquantasettesimo giorno della guerra genocida a Gaza, 14-27 settembre 2024

Da Gaza alla Cisgiordania e al Libano, mille saluti

I giorni passano e difficilmente riusciamo a riprendere fiato dal panico. Gli occhi e il cuore sono rivolti al Libano da un lato e alla Cisgiordania dall’altro, con l’ansia che cresce per le condizioni che peggiorano giorno dopo giorno. Le domande in tutte le lingue sono: “Che cosa è che cercano i leader sionisti della guerra ?” La loro guerra sta diventando sempre più feroce in tutte le regioni e la loro testardaggine continua a respingere qualsiasi tentativo di porre fine a questa aggressione.

Invece di raggiungere un accordo per porre fine a questa brutale guerra nella Striscia di Gaza, come la gente sperava, e per far prevalere la calma in Cisgiordania, questa speranza ha cominciato a scemare dopo l’apertura di un ampio fronte di combattimento in Libano, il che indica che questo nemico non si fermerà e non è soddisfatto del numero di crimini di genocidio commessi nella Striscia di Gaza. Piuttosto, lascia intendere pubblicamente che continuerà la sua guerra frenetica per eliminare tutti gli elementi della resistenza, sia a Gaza che in Siria, Cisgiordania, o Libano, in un momento in cui i paesi coloniali suoi alleati hanno la responsabilità di scoraggiare chiunque cerchi di sostenere la resistenza palestinese in Iraq e Yemen, ecc. Ora temiamo che le tragedie che abbiamo affrontato e che stiamo ancora affrontando nella Striscia di Gaza si ripeteranno in Libano , iniziando con la brutale aggressione sionista che si svolge sotto gli occhi dei paesi del mondo che osservano in silenzio, nonostante la massiccia portata della distruzione avvenuta e nonostante il gran numero di vittime , molti con ancora i resti dispersi, o senza tombe per seppellirli, e con decine di migliaia di feriti diventati disabili permanenti.

Ciò che sta accadendo attualmente in Libano non suggerisce una fine prossima. Piuttosto, ci aspettiamo che questo nuovo fronte di combattimento sarà ampio e lungo a meno che non vi sia un rapido intervento internazionale per frenare i leader belligeranti e fermare immediatamente la loro aggressione.

La guerra è entrata in Libano dalle sue ampie porte senza pietà, prendendo di mira direttamente cittadini e costringendoli a spostarsi con la forza dal sud verso altre città e paesini.

Anche i numeri dei martiri e dei feriti iniziano ad aumentare considerabilmente. Vediamo ripetersi davanti a noi questa dura scena in Libano, parse che amiamo, e che noi palestinesi consideriamo la nostra seconda patria, dove abbiamo ricordi bellissimi e indimenticabili, e amici e amiche che spero rimarranno sempre sani e salvi e che questo dolore se ne andrà in modo che il Libano e la sua gente possano stare bene e al sicuro.

Zainab Al Ghonaimy, da Gaza sotto bombardamento e assedio

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