Il racconto di Zainab, da Gaza sotto bombardamenti e aggressioni
Trentunesimo giorno di guerra a Gaza, 6 novembre 2023

Le strade sono impregnate dall’odore della morte : non esiste un posto sicuro in nessuna zona della Striscia di Gaza
La scena si ripete quotidianamente durante il giorno e si intensifica duramente di notte contro Gaza City e il suo nord, ma la differenza ora è che non ci fermiamo nemmeno per un attimo per riprendere fiato, così sentiamo l’avvicinarsi della morte di volta in volta, soprattutto quando si avvicinano gli attacchi, di notte quando il panico e l’orrore strappano gli occhi dalle orbite e i cuori dalle sedi.
Anche le regioni centrali, tra cui Nuseirat, Al-Bureij, Al-Maghazi e Deir Al-Balah, vengono bombardate qua e là. I bombardamenti si estendono verso sud, nelle zone a est di Khan Yunis e a est di Rafah, tanto che non esiste più un luogo sicuro in tutta la Striscia di Gaza, anche per chi è stato costretto allo sfollamento forzato.
Oltre alla mancanza dei beni di prima necessità, diventati scarsi in tutte le aree della Striscia di Gaza, con carenza di scorte di cibo e acqua potabile, nonché di acqua per usi quotidiani e servizi logistici, si aggiunge l’interruzione di corrente elettrica e il divieto dell’ingresso di tutte le merci nella Striscia di Gaza. Per quanto riguarda gli scarsi aiuti umanitari, il cui ingresso è controllato da Israele prima che raggiungano il valico di Rafah, essi vengono ricevuti dall’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati Palestinesi (UNRWA), che ne supervisiona la distribuzione.
I miei amici costretti allo sfollamento forzato lamentano di non poter provvedere ai loro bisogni e a quelli dei loro figli, che si tratti di cibo, vestiti, o anche di un letto dove dormire. In migliaia dormono ancora per terra, coperti dal cielo e consumati dalla fame e dalla sete.
Tutto ciò rivela la menzogna delle affermazioni dello stato occupante sionista e la menzogna del Segretario di Stato americano e del suo presidente secondo cui avrebbero consentito l’ingresso di aiuti umanitari che non hanno nulla a che fare con l’umanità.
Oggi, l’occupazione israeliana ha bombardato l’ospedale psichiatrico, l’ospedale di oncologia pediatrica Rantisi e l’ospedale oculistico, e poi ha diretto un missile contro una sezione del complesso medico Al Shifa, avvertendo l’arrivo del bombardamento sulle teste di coloro che vi si trovano, tra cui pazienti, feriti e sfollati.
Il Primo Ministro occupante, Benjamin Netanyahu, osa dire che quelli di Gaza sono dei mostri, mentre il Ministro del Patrimonio Culturale del governo sionista, Amihai Eliyahu, chiede sfacciatamente che la Striscia di Gaza venga colpita con una bomba nucleare per spazzare via immediatamente la sua popolazione, sapendo che metà di loro sono già bambini sotto i diciotto anni di età.
I responsabili di questa aggressione e di questa follia, senza dubbio, sono l’amministrazione americana e i paesi europei che sono sostenitori del sionismo e sono arrivati al punto di sfacciataggine di mancare di rispetto al loro popolo, che rifiuta a voce alta le politiche razziste dei loro paesi contro il nostro popolo palestinese in enormi manifestazioni che riempiono le strade e che rimangono senza risposta.
Ma nonostante ciò, i popoli arabi e tutti i popoli del mondo devono sollevarsi per respingere questa aggressione e questo crimine contro il nostro popolo e continuare a chiedere la fine di questo genocidio.
Noi che siamo nella Striscia di Gaza crediamo che spunterà un nuovo domani e speriamo che il dolore del nostro popolo non continui e che il nostro popolo stia bene.
Faccio mia la Preghiera del patriarca di Gerusalemme, sperando che le sue parole vengano ascoltate e accolte.
Senza parole. Siamo tutti responsabili....se c'è ne laviamo le mani....complici!
Signore Padre d'amore, ti prego ascolta il grido di dolore di tutte queste anime innocenti che stamno pagando con la…
Una preghiera
Mi è insopportabile la morte di un solo bambino, di una sola donna, di un solo uomo, tanto più se…