Ciò che ha inizio a Hebron finisce in parlamento

Aticolo pubblicato originariamente da Breaking the Silence e tradotto dall’inglese dalla redazione di Bocche Scucite

I tristi risultati delle elezioni generali in Israele non sorprenderanno chi conosce la realtà dei territori occupati negli ultimi 55 anni, dove la supremazia ebraica non è una fantasia politica, ma un solido status quo sostenuto con la forza militare.

Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich, i leader della prossima Knesset dopo che il loro partito ha conquistato ben 14 seggi (su 120), sono i volti dell’ideologia suprematista ebraica. E il fatto che ora eserciteranno un’enorme quantità di potere è davvero terrificante.

Ma Ben Gvir e Smotrich non sono il problema. Sono un sintomo. Sono stati in grado di salire al potere proprio perché esiste già un sistema in cui la supremazia ebraica è un dato di fatto, come ha sottolineato @JoelCarmel_ in questo articolo:

“Mentre una generazione di giovani soldati israeliani dopo l’altra viene mandata a sostenere un sistema di violento dominio militare sulla popolazione palestinese e a privarla attivamente dei diritti fondamentali, non sorprende che tanti miei concittadini israeliani siano arrivati a interiorizzare l’idea che i palestinesi da una parte e dall’altra della Linea Verde semplicemente non sono uguali a noi”.

Il loro successo non significa che noi, che lottiamo per porre fine all’occupazione, abbiamo perso. Semmai, abbiamo appena iniziato.

Noi siamo la resistenza. Non avremo mai paura di alzarci in piedi e di parlare contro la dittatura militare nei territori occupati che noi stessi siamo stati mandati a portare avanti.
È il momento di unirsi alla lotta. Fate volontariato nei Territori occupati; accompagnate i pastori e i contadini palestinesi che sono a rischio di violenza da parte dei coloni; venite in tournée con noi; fate sapere ai vostri politici cosa pensate dell’occupazione; fate una donazione.

Il cambiamento di cui abbiamo bisogno avverrà solo se lavoreremo insieme per realizzarlo.

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