Strage stanotte a Gaza

Di Paola Caridi

Sudari. Ancora sudari. Improvvisati, colmi di pietà. Sudari: il simbolo di questo genocidio. Quale altra parola vogliamo usare? Cosa deve ancora succedere?

Almeno 350 palestinesi uccisi e oltre mille feriti dalle ondate di bombardamenti dell’aviazione israeliana su tutta la Striscia di Gaza, da Jabalia a Khan Younis, da nord a sud.

Dopo 16 giorni di chiusura, blocco totale degli aiuti umanitari, a metà del mese sacro del Ramadan, Israele attacca una popolazione stremata da 17 mesi di guerra su Gaza.

Le immagini che arrivano da Gaza (da quei pochi giornalisti palestinesi di Gaza che ancora non sono stati ammazzati) mostrano intere famiglie, famiglie, uccise nei bombardamenti. Neonati, bambini, minori, donne, uomini, padri di famiglia.

E non è finita, purtroppo. Israele ha dichiarato finito il cessate il fuoco che era iniziato il 19 gennaio scorso.

Trovo tutto ciò semplicemente vergognoso.

L’Unione Europea cosa dice?

Di quale Europa parliamo quando parliamo di Europa?

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