Duecentotrentesimo e duecentotrentunesimo giorno della guerra genocida contro Gaza, 23 e 24 maggio 2024
La testimonianza di Zainab Al Ghonaimy, da Gaza sotto bombardamento e assedio
Un anno scolastico se n’é andato e gli studenti e le studentesse della Striscia di Gaza sono nel vento dell’aggressione sionista
I loro piccoli sogni e i sogni di madri e padri erano incentrati sul superare con successo l’anno scolastico, nella strada della costruzione del futuro. Ma un mese dopo l’inizio della scuola, quei sogni sono stati annientati e, come nelle storie che mia madre era solita raccontarci, “che Dio abbia pietà di lei”, é accaduto che i demoni sionisti sono arrivati, divorando decine di migliaia e distruggendo il loro futuro.
La vita di migliaia di loro è finita, alcuni con un proiettile mortale caduto sopra le loro teste, dall’aria da un pilota sanguinario, dalla terra da un sicario, o dal mare per mano di un sionista. Anche migliaia di loro sono rimasti colpiti, alcuni di loro a seguito di ferite che hanno causato disabilità permanenti, amputati arti e membra; Sia mani che piedi, gli occhi cavati, oppure i volti e varie parti del corpo sfigurati dalle fiamme.
Quanto a coloro che sono sopravvissuti e sopravvivono all’inferno di questa insidiosa aggressione sionista, vivono nel vero terrore, in uno stato di attesa: per lo stesso destino di coloro che li hanno preceduti, oppure l’opportunità di sopravvivere, ma senza alcuna conoscenza del futuro e senza alcun obiettivo nel momento presente.
La mia collega, che è venuta a trovarmi per la prima volta qualche giorno fa, dopo che entrambe abbiamo potuto comunicare insieme, dice che sua nipote, che frequentava la scuola media, e a cui è stata amputata una gamba a causa di un’esplosione nella casa dei vicini, ha cominciato a dormire e a svegliarsi terrorizzata dall’idea di tornare a scuola. La ragazza le ha detto: “Non voglio andare a scuola. Spero che le scuole non aprano. Come mi chiameranno i miei amici? Quella della gamba tagliata?” La madre maledice la sua sfortuna e piange giorno e notte e dice: “Cosa farà quando apriranno le scuole? Anche se otterrà il massimo dei voti, non troverà nessuno che la sposerà, mia figlia resterà zitella per sempre”.
Quanto al giovane, il figlio di un mio parente, che l’anno scorso ha superato l’esame di maturità e si è classificato secondo a livello nazionale, vincendo la borsa di studio del presidente per studiare medicina all’università, mi ha risposto quando gli ho detto: “Salve, dottore”. “Zia, ho frequentato l’università solo per un mese e non ho continuato e forse non diventerò mai un medico” Quanto al fratello maggiore, è rimasto sospeso al terzo anno e si sarebbe laureato quest’anno, mentre la sorella maggiore si sarebbe laureata a gennaio 2024.
Forse gli studenti e le studentesse della scuola primaria hanno già perso un intero anno scolastico, con la consolazione che forse si deciderà di risarcire tutti per quest’anno, ma la cosa più importante è che questa aggressione non si prolunghi per un altro anno. Allora il problema diventerà molto peggiore, soprattutto per gli studenti e le studentesse del ciclo primario inferiore che hanno dimenticato ciò che hanno imparato nell’anno precedente o nei vari anni scolastici. Così come le università, gli istituti e i centri educativi sono stati completamente distrutti, anche le scuole e gli asili nido sono stati distrutti, al punto che i bambini si sentono feriti quando sentono che le loro scuole e i loro asili non esistono più. Non c’è dubbio che ciò che sta facendo l’esercito Israeliano è coerente con la politica del nemico sionista di distruggere tutto ciò che riguarda l’istruzione e la cultura del popolo palestinese, come parte del nostro sterminio.
Per quanto riguarda gli studenti e le studentesse delle scuole superiori, non c’è dubbio che essi sentano un profondo dolore, poiché è noto a livello internazionale che la maturità è una fase di transizione tra scuola e università, cioè il momento decisivo per il futuro di ognuno di loro. Il Ministero dell’Istruzione ha permesso a coloro che si erano registrati per sostenere l’esame della maturità ed erano sfollati all’estero di fare domanda e sostenere gli esami della maturità presso l’ambasciata palestinese nel paese in cui si erano rifugiati, e la stragrande maggioranza di loro si trova in Egitto.
Inoltre, una delle soluzioni su cui il Ministero dell’Istruzione ha lavorato duramente è che gli studenti e le studentesse della Striscia di Gaza che sono in grado di studiare possano iscriversi in alcune scuole in Cisgiordania – se sopravvivono – e continuare a studiare online – se disponibili – per poi sostenere gli esami finali a distanza.
Un’amica ha viaggiato con i suoi figli in Egitto e mi ha detto che aveva registrato i bambini nelle scuole della città di Qalqilya in Cisgiordania, e che avevano ricevuto un follow-up educativo a distanza, avevano sostenuto l’esame via Internet, e il risultato dell’esame avrebbe dovuto essere ufficialmente riconosciuto.
Le università della Cisgiordania hanno inoltre consentito agli studenti e alle studentesse di registrarsi per l’apprendimento a distanza e i loro certificati di successo saranno ufficialmente approvati dal Ministero dell’Istruzione superiore.
Queste possono essere soluzioni temporanee, utili per chi è in grado di fornire una connessione Internet o dei computer, ma chi non ha queste possibilità non beneficerà di queste opportunità anzi, ciascuno di loro sarà costretto ad aspettare la fine di questa odiosa aggressione sperando di restare in vita in modo che possano riprendere gli studi senza preoccuparsi del futuro o della paura di un destino sconosciuto.
Faccio mia la Preghiera del patriarca di Gerusalemme, sperando che le sue parole vengano ascoltate e accolte.
Senza parole. Siamo tutti responsabili....se c'è ne laviamo le mani....complici!
Signore Padre d'amore, ti prego ascolta il grido di dolore di tutte queste anime innocenti che stamno pagando con la…
Una preghiera
Mi è insopportabile la morte di un solo bambino, di una sola donna, di un solo uomo, tanto più se…