Articolo pubblicato originariamente su BDS Movement e tradotto dall’inglese dalla redazione di Bocche Scucite
Le compagnie di danza e di spettacolo palestinesi scrivono ai festival di danza di Bologna, Ravenna e Potenza, in Italia, invitandoli a rifiutare i finanziamenti del governo israeliano, che cerca di usare la cultura per coprire decenni di apartheid, occupazione militare e oppressione di milioni di palestinesi. Qui sotto il testo integrale della lettera.
Cari festival Danza Urbano, Ammutinamenti e Città delle 100 Scale,
Vi scriviamo come organizzazioni di danza, arti e cultura palestinesi per esortarvi a rifiutare i finanziamenti da parte dell’Israele dell’apartheid per Danza Urbano, Ammutinamenti e Città delle 100 Scale.
Abbiamo dimostrato più volte come il governo israeliano cerchi di usare la cultura per lavare e coprire decenni di apartheid, occupazione militare e oppressione di milioni di palestinesi. Questo include attacchi violenti alla cultura e agli artisti palestinesi.
Solo negli ultimi due anni, i nostri centri culturali sono stati rasi al suolo dalle bombe israeliane, razziati dai soldati israeliani e chiusi. I nostri artisti sono stati uccisi dai soldati israeliani, detenuti senza accuse, trattenuti ai posti di blocco militari di Israele e privati del diritto di viaggiare.
Questi sono solo alcuni dei tentativi compiuti da Israele con l’apartheid per cancellare la cultura palestinese nel corso di decenni.
Come palestinesi, e in particolare come artisti, non possiamo rimanere in silenzio. Come artisti creativi nella danza, nella musica, nel cinema e nel teatro, contribuiamo alla lotta palestinese per la libertà, la giustizia e l’uguaglianza, e alla conservazione della nostra cultura e del nostro patrimonio contro le continue cancellazioni e appropriazioni.
Insieme alla stragrande maggioranza delle organizzazioni della società civile palestinese, chiediamo agli artisti, alle istituzioni culturali e ai festival internazionali di unirsi a noi compiendo almeno un semplice passo moralmente coerente: rifiutare la complicità nell’apartheid israeliana rifiutando i finanziamenti del governo israeliano.
Siamo ispirati da migliaia di artisti che sono al nostro fianco nella nostra lotta, riconoscendo e rispettando quella che noi, come società civile palestinese, abbiamo stabilito essere la forma più efficace di solidarietà.
Nel 2009, il Festival internazionale del cinema di Edimburgo ha restituito i finanziamenti del governo israeliano in seguito alle proteste dell’opinione pubblica per averli accettati, in particolare subito dopo i bombardamenti di Israele sui palestinesi assediati a Gaza. L’importante regista britannico Ken Loach disse all’epoca: “Sono sicuro che molti registi saranno inorriditi come me nell’apprendere che il Festival internazionale del cinema di Edimburgo accetta fondi da Israele. I massacri e il terrorismo di Stato a Gaza rendono questo denaro inaccettabile”.
Da allora, Israele ha condotto molteplici assalti militari a Gaza, uccidendo migliaia di nostri fratelli e sorelle palestinesi, tra cui centinaia di bambini. Stiamo ancora piangendo le vittime dell’ultimo massacro avvenuto poche settimane fa.
Per quanto ben intenzionato, non c’è modo di razionalizzare l’accettazione di finanziamenti da parte di Israele, l’apartheid, e l’esposizione del suo logo nei materiali dei vostri festival, in particolare in quello che cinicamente celebra i 74 anni di oppressione israeliana dei palestinesi. In questo modo si permette che gli attacchi di Israele alle vite e alla cultura palestinese continuino impunemente.
Vi esortiamo a rifiutare i finanziamenti da parte dell’apartheid israeliano.
Firmatari:
Palestinian Performing Arts Network (PPAN)
El Funoun Palestinian Dance Troupe
Popular Art Center
Wishah Dance Troupe
Naqsh Popular Art Troupe
Al Harah Theater
Freedom Theater
ASHTAR for Theater Productions and Training
The Popular Theater Society for Performing Arts and Training
YES Theater
Palestinian Circus School
The Edward Said National Conservatory Of Music
Al-Kamandjati Association
Palestinian Institute for Cultural Development – NAWA
Faccio mia la Preghiera del patriarca di Gerusalemme, sperando che le sue parole vengano ascoltate e accolte.
Senza parole. Siamo tutti responsabili....se c'è ne laviamo le mani....complici!
Signore Padre d'amore, ti prego ascolta il grido di dolore di tutte queste anime innocenti che stamno pagando con la…
Una preghiera
Mi è insopportabile la morte di un solo bambino, di una sola donna, di un solo uomo, tanto più se…